Prato, 10 settembre 2010 - «IL CORTEGGIO storico è il Corteggio storico, una ricorrenza che esprime amore e attaccamento per il nostro territorio, non è il tavolo dell’integrazione». Il sindaco Roberto Cenni non arretra di un passo rispetto al fatto di tenere fuori le comunità straniere dalla sfilata istituzionale. «Dico basta alle strumentalizzazioni. Per chi ho sfilato io? Per i 160mila cittadini pratesi e per i 27mila stranieri residenti, per tutti, senza distinzione. E’ come se il gonfalone della Regione fosse stato lì solo per alcune province. Anche il presidente della Provincia è il presidente di tutti. Al corteo dell’8 settembre, rappresentiamo i cittadini e questo momento bellissimo per la città non deve cambiare, non deve essere strumentalizzato politicamente, non deve diventare un palcoscenico per qualcuno. E’ la festa di tutti».

 

Cenni ha scritto una lettera aperta ai pratesi: «E’ mio preciso intento salvaguardare queste tradizioni dalla dannosa ingerenza che la politica vuole avere su tutto. Il Corteggio storico è formato da una prima parte composta dai gonfaloni e dalle rappresentanze istituzionali di Prato, dei comuni gemellati di tutto il mondo e dei consolati invitati, compreso quello cinese, che era presente. Nella seconda parte si trovano le rappresentative storiche e i gruppi in costume, secondo un cerimoniale ben preciso che si ripete da anni e anni. E’ una macchina molto complessa da organizzare e ringrazio tutti coloro che si sono adoperati con passione per farla funzionare nel migliore dei modi. Il Corteggio è un pezzo fondamentale della nostra storia ed è importante per aggregare i cittadini nel cuore della città. Non è pertanto possibile tollerare che le mani della politica si allunghino sul Corteggio. Se le posizioni politiche differiscono — e lo fanno a buon titolo anche profondamente — sono altre le sedi dove confrontarsi. Non possiamo svendere le nostre tradizioni ai teatrini della politica e alla polemica. Il Corteggio è della comunità pratese, intesa nella sua interezza e sono le rappresentanze istituzionali a ricordarci i principi della democrazia e dell’uguaglianza. Ogni cittadino può partecipare al Corteggio, di qualsiasi nazionalità, assistendo alla sfilata. Che sia pratese d’origine o no».

 

L’integrazione secondo Cenni deve avvenire in altre sedi. «Quello dell’immigrazione è un tema serio che va affrontato con metodo e nelle sedi adeguate. Per il Macrolotto zero, ad esempio, abbiamo stabilito nuovo orari, c’è stato il padre di una ragazza che era costretta a dormire in salotto che mi ha scritto per ringraziarmi. C’era gente che non riusciva a riposare — aggiunge — questi sono problemi, quello del Corteggio è stato creato, l’unico problema che davvero mi assillava era quello delle previsioni del tempo. Mi sarebbe dispiaciuto moltissimo annullarlo».