Prato, 13 settembre 2010 - «E’ POSSIBILE attivare forme congiunte e leali di collaborazione per l’integrazione di etnie diverse, nel rispetto della legalità e delle nostre tradizioni, affinché non si stabilisca una deriva pratese, mortificando intenti comuni di una città tradizionalmente ospitale?». E' la richiesta implicitamente contenuta nel testo della «domanda di attualità» che Roberto Baldi, capogruppo del Pdl in consiglio comunale ha indirizzato al sindaco Roberto Cenni.

 

Nel testo Baldi sottolinea «l’estemporaneità» della richiesta «pubblicamente fatta dal presidente della Provincia Gestri per l’ammissione di comunità straniera a sfilare dietro il Gonfalone» in occasione del Corteggio storico, festa tipicamente pratese e di religione cristiana». Baldi ritiene che il sindaco abbia «correttamente agito secondo consuetudini e tradizione» e rileva che da parte degli stranieri non è giunta nessuna «richiesta formale per la partecipazione proposta dal presidente della Provincia». Baldi cita poi lo «sgarbo istituzionale» fatto da Gestri «con la sua assenza» e invita il Comune impegnato nel processo di integrazione con l’assessorato ad hoc, ad impeganrsi verso forme di collaborazione «lontano da strumentalizzazioni fuorvianti e roboanti richiami».

 

GIOVANNI Mosca, presidente (Pd) della Circoscrizione Ovest afferma in un comunicato che il sindaco Cenni dovrebbe pensare ai veri problemi della città e non farsi coinvolgere nella «caccia al diverso», perché Prato «torni ad essere, non solo a parole, ma con i fatti , una città accogliente e solidale e che favorisce l’integrazione delle diverse etnie, sapendo che la convivenza civile è fatta di valori e di regole condivise e che tutti devono rispettarle».
«E’ giunto il momento — conclude Mosca — che i problemi della città siano affrontati uniti senza divisioni e lacerazioni, perché se cosi non fosse, Prato non si rialzerà mai dalla polvere in cui è caduta».