Prato, 23 settembre 2010 - GRIDA strazianti, poi la richiesta di aiuto e l’arrivo di polizia e sanitari. E’ stato un risveglio traumatico quello di via dei Gobbi: ieri mattina, poco prima delle 8, una donna cinese (H.A.) è stata travolta da un treno sui binari fra le stazioni di Borgonuovo e Porta al Serraglio. Ovviamente la prima ipotesi è stato il tentato suicidio, ma sono emersi diversi particolari che smentiscono la tesi. E’ stato un incidente, un incredibile incidente.

 

«HO SENTITO urlare — dice Donato L’Abbate, che abita davanti al luogo dell’incidente — e mi sono subito affacciato. Abbiamo visto due donne sui binari; un vicino di casa ha chiamato il 118 e poco dopo sono arrivati i soccorsi». Due donne: infatti sui binari la cinese di 47 anni non era sola, ma insieme alla figlia. E non era andata lì per suicidarsi, come incautamente ipotizzato da Trenitalia. Lo ha specificato chiaramente il compartimento di Firenze della Polizia ferroviaria, che ha parlato di presenza «accidentale» sui binari. Ma perché la donna e la figlia si trovavano lì? Non certo per attraversare la strada: in via dei Gobbi c’è un sottopasso che poteva essere tranquillamente utilizzato per «bucare» la ferrovia e andare da Chinatown a Chiesanuova. no, la donna voleva andare proprio lì. Forse la chiave del giallo sta nell’ipotesi di una signora che abita davanti al luogo dell’impatto: «Credo che la signora fosse stata scippata la sera prima — dice — e stesse cercando sui binari la borsa rubata». Infatti è un’abitudine degli scippatori quella di gettare la borsa della loro vittima lungio la ferrovia dopo averla svuotata, magari lasciandoci i documenti e gli oggetti personali. E forse la cinese era lì proprio per questo motivo.

 

MENTRE perlustrava la zona, è arrivato il treno 3025 che da Viareggio porta a Firenze. Non l’ha colpita in pieno, altrimenti sarebbe morta sul colpo. L’urto, tuttavia, è stato devastante e le ha procurato ferite gravissime al braccio e alla gamba. Sul posto sono arrivati i carabinieri, la polizia ferroviaria, la Misericordia di Prato, che ha trovato la donna cosciente ma in stato di shock: non era nemmeno in grado di lamentarsi, mentre la figlia si disperava. La Misericordia ha portato la donna nel proprio piazzale di via Galcianese, dove l’elisoccorso regionale Pegaso è atterrato per la prima volta dal giorno dell’inaugurazione della nuova sede. Da lì il volo fino a Careggi, dove i medici hanno tirato un sospiro di sollievo: le sue condizioni sono serie, ma non è in pericolo di vita e non è stato nemmeno necessario amputare l’arto come invece si era temuto in un primo momento.

 

IL TRAFFICO ferroviario è andato subito in tilt. La circolazione sulla Firenze-Prato-Viareggio è stata sospesa dalle 7.45 alle 9.30 tra Prato e Montale/Agliana. Dalle 7.45 alle 8.45 l’interruzione ha interessato entrambi i sensi di marcia. Dalle 8.45 alle 9.30 è ripresa sul binario in direzione Viareggio. Lo stop è stato necessario per l’intervento dei soccorritori e per consentire all’autorità giudiziaria di effettuare i rilievi di rito. Sono stati coinvolti in tutto quindici treni regionali: tre sono stati cancellati per l’intero percorso, tre sono stati parzialmente cancellati. I ritardi accumulati hanno oscillato tra i 15 minuti e l’ora e dieci.