Prato, 5 ottobre 2010 - ''Non ci sara' lutto cittadino: e' una scelta complessa e per la quale serve molto equilibrio. In citta', in epoca recente non ci sono precedenti di lutto pubblico per incidenti o disgrazie''. Lo ha detto il sindaco Roberto Cenni, parlando delle tre cinesi morte annegate in un sottopasso a causa del maltempo, e sottolineando di aver manifestato la solidarieta' ad un interprete, ''affinche' la porti ai familiari delle vittime, dicendo anche che il Comune e' pronto a recepire ogni eventuale loro richiesta''. ''Ho espresso cordoglio - ha detto Cenni - alla comunita' cinese tramite il consolato di Firenze e l'ambasciata a Roma''.

 

''Di fronte alla morte e al dolore ovviamente c'e' la massima solidarieta' - ha puntualizzato Cenni - pero' per stabilire il lutto cittadino ci sono molte difficolta', dovute a vari fattori che devono essere prese in considerazione affinche' non si formino precedenti che possano condizionare vicende future. Che io sappia a Prato non e' stato fatto lutto cittadino ne' per l'assassinio di un uomo davanti all'ospedale l'anno scorso, ne' per la morte di due giovani in un incidente stradale un paio d'anni fa, e credo neanche nel 1996 quando tre pratesi perirono in un aereo di linea inabissatosi davanti a New York 5 minuti dopo il decollo con 650 passeggeri a bordo''.

 

 «Per testimoniare la vicinanza e la solidarietà ai familiari delle vittime, durante il consiglio comunale di giovedì in segno di lutto della città sarà tenuta a mezz'asta la bandiera di palazzo comunale e sarà osservato un minuto di silenzio». Ha aggiunto il sindaco Roberto Cenni. 
 

LE REAZIONI

La comunità cinese: 

E' polemica a Prato da parte della comunita' cinese per la decisione del sindaco Roberto Cenni di
non proclamare il lutto cittadino per le tre donne morte affogate nel sottopasso di via Ciulli. ''Ritengo che sia un vero peccato non concedere il lutto cittadino, ma da questa amministrazione non riesco ad attendermi granche''', ha dichiarato Marco Wong, presidente onorario di Associna. ''Se dovesse essere confermato il no dal sindaco - rincara Matteo Ye, interprete, una delle voci piu' ascoltate della comunita' cinese di Prato - allora la parola integrazione potra' essere cancellata dal dizionario di Prato. Da oggi si potra' parlare solo di discriminazione e di guerra''.

Ma a distanza di pochi minuti da questa dichiarazione lo stesso Matteo Ye afferma: «È stato solo un malinteso linguistico, il sindaco Cenni ha fatto bene a non proclamare il lutto cittadino per la morte delle tre donne cinesi: poichè il lutto cittadino non è stato dichiarato in occasione della morte di cittadini pratesi, ricordate dallo stesso sindaco, proclamarlo oggi sarebbe stata soltanto una strumentalizzazione». «Il sindaco di Prato ha mostrato intelligenza _ continua Ye _  non è caduto nella trappola della strumentalizzazione. A noi bastano la solidarietà e la vicinanza espresse dal sindaco e dalle altre istituzioni pratesi».

 

La Lega:

Marco Wong e Matteo Ye dovrebbero chiedere scusa prima di tutto alla famiglia Wang, dopodiche' a tutti gli abitanti di Prato e, in particolare, al sindaco Roberto Cenni''. Lo afferma in una nota la segreteria di Prato della Lega Nord Toscana. ''E' facile parlare di integrazione adesso per un lutto cittadino negato perche' non ci sono i presupposti - prosegue la nota - e che sarebbe assolutamente ingiusto nei confronti di tutte le vittime delle passate tragedie che hanno colpito la nostra citta'. Wong e, soprattutto, Ye strumentalizzano ad arte e, quest'ultimo, addirittura paragona questa tragedia a quella ben piu' catastrofica che ha colpito L'Aquila. Non vogliamo rispondere con cio' che diciamo da anni perche' davanti alla morte di queste tre donne dovremmo stare tutti in silenzio e lavorare affinche' non accada di nuovo una tragedia del genere. Esprimiano il nostro cordoglio alla famiglia Wang''.

 

IL VESCOVO SIMONI :

'La morte, nella sua dura imparzialita', mette a nudo i nostri pregiudizi, ricordandoci che tutti, pratesi di vecchia origine o di recente venuta, e immigrati anche cinesi, siamo tutti accomunati dalla stessa umanita'. Per queste tre giovani donne prego il Signore della vita''. Lo ha detto il vescovo di Prato Gastone Simoni commentando la morte delle tre donne cinesi annegate in un sottopossa a causa del maltempo. ''Nessuna parola di laici cristiani o sacerdoti che possa essere detta o interpretata in maniera troppo polemica o troppo acquiescente nei confronti di opinioni diffuse e anche radicate puo' far perdere di vista la sostanza del ragionamento e il magistero che la Chiesa - il Vescovo a Prato come il Santo Padre a livello universale - esprime sui grandi temi etico-sociali,
immigrazione compresa. Nel mio cuore - conclude il Vescovo - trovano posto i tanti cinesi sfruttati negli stanzoni accanto alle nostre case come i problemi dei cittadini pratesi che nascono dai pesanti problemi di un'immigrazione non ancora, purtroppo, sufficientemente regolata ne' integrata''.

 

Riccardo Mazzoni, coordinatore del Pdl


''Sulla morte non si dovrebbe fare propaganda politica. Per questo fa solo tristezza l'esternazione di stamani del governatore Rossi, che ha chiesto scusa alla comunita' cinese di Prato perche' il sindaco non ha concesso il
lutto cittadino''. Cosi' il deputato del Pdl Riccardo Mazzoni, coordinatore del partito a Prato replica al governatore Enrico Rossi. Cenni, spiega Mazzoni, ha preso la decisione ''con una motivazione istituzionalmente impeccabile. La scelta di esporre la bandiera a mezz'asta e di osservare un minuto di silenzio domani in consiglio comunale avrebbero dovuto sopire sul nascere ogni polemica. Invece Rossi e l'onorevole Lulli, che ha portato addirittura il caso alla Camera con un intervento a fine seduta, hanno preferito strumentalizzare ulteriormente la vicenda,
gettando cosi' un discredito immeritato su Prato e su chi la rappresenta. Una deplorevole propaganda''.

 

Gruppo facebook fondato da Marco Monzali di Radio Gas

Noi siamo in lutto'' e' il nome della pagina di Facebook aperta ieri dopo la decisione del sindaco Roberto Cenni di non proclamare il lutto cittadino per la morte delle tre cinesi, intrappolate dall'acqua nel sottopasso di via Ciulli.
Un pagina motivata da queste parole: ''Egregio Sindaco, noi, a differenza di lei, riteniamo che esistano tutti i presupposti per proclamare il lutto cittadino per la tragedia di via Ciulli. In fiduciosa attesa che riveda la sua posizione, che a nostro parere getta una brutta luce sull'intera' citta', sappia che comunque per noi domani sara' un giorno di lutto''. La pagina ha circa 250 iscritti. L'iniziativa e' di Marco Monzali che e' stato, insieme a Sandro Veronesi, tra i fondatori dell'emittente pratese Radio Gas che oggi in segno di lutto trasmette solo selezioni
musicali.

 

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