Prato, 25 novembre 2010 - ANCORA una lettera anonima e minatoria, stavolta meno «violenta» nella minaccia di quelle che hanno infestato la scorsa estate, ma comunque da non sottovalutare. Anche perché viene da fonti ben informate... Si tratta di una missiva che il presidente della Circoscrizione Ovest, Giovanni Mosca, ha trovato l’altro ieri nella cassetta della posta di casa sua. Ecco il testo: «Cari presidente Mosca, siamo venuti a conoscenza che lei si è dimostrato disponibile a aiutare questa amministrazione di centrodestra a realizzare un campo nomadi nel quartiere, un grave errore di valutazione, una grave decisione, che potrebbe essere la classica goccia che fa traboccare il vaso. Quibndi dia il suo parere negativo la consigliamo di stare attenti perché sarà ritenuto personalmente responsabile e ne risponderà in prima persona. Uomo avvisato... Noi il campo degli zingari non lo vogliamo, lo facciano alla Pietà o nella villa del Cenni». La lettera è stata inviata da Mosca alla Digos.
A SPIEGARE come sono andate le cose è lo stesso Mosca, che mostra il verbale della seduta del consiglio di quartiere del 18 novembre: «A noi e al quartiere nord è stato chiesto da parte dell’assessore Mondanelli di individuare un’area dove poter collocare un campo nomadi, perché in questi due quartieri non ce ne sono — dice Mosca — ma noi non abbiamo dato nessuna risposta. Ho informato il consiglio di questa richiesta e ho detto ai consiglieri di fare mente locale, prima di convocare un consiglio aperto sulla questione e poi dare una risposta, positiva o negativa». Insomma, Mosca sostiene di non essere stato accomodante, ma solo di aver svolto con correttezza il suo ruolo istituzionale. Mosca era già stato chiamato in causa in una lettera anonima lo scorso 24 agosto, insieme a Massimo Carlesi.
Anche il consigliere di quartiere Andrea Priolo (Pdl) ha ricevuto un «messaggio» a casa sua, firmato «cittadini che hanno votato Cenni», i quali si dicono delusi e accusano priolo di volere i nomadi a Ovest e di essere «schiavo» del centrodestra comunale. «Solidarietà a Mosca — dice Priolo — è un clima sbagliato... La lettera che ho ricevuto è meno grave di quella di Mosca, ma non va bene... Invito al prossimo consiglio l’assessore Mondanelli per fare chiarezza».
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