Prato, 20 gennaio 2011 - Una operaia cinese ha denunciato alla Cgil di essere stata licenziata ingiustamente da alcuni suoi connazionali, titolari della ditta in cui lavorava. Il caso di Chen Mei Xi, pare essere il primo in Italia in cui una lavoratrice cinese manifesta la volonta' di fare causa a imprenditori connazionali.

 

La ditta di confezioni tessili dove lavorava, la ''Touch 'n Tuoch'' situata all'interno del Macrolotto di Prato, avrebbe
commesso numerose irregolarita'. La donna cinese era stata licenziata lo scorso 12 gennaio. ''E' venuta da noi
raccontandoci di avere segnalato i propri problemi di salute ai datori di lavoro, avvertendo i dirigenti del desiderio di tornare in Cina dalla sua bambina piccola. L'operaia - spiega il capo dell'ufficio vertenze della Cgil di Prato Giovanni Piras - era assicurata per sole quattro ore di lavoro, ma lavorava per moltissimo tempo ogni giorno, fino a quanto ce ne era bisogno.

 

Anche il salario non era commisurato al tipo di contratto part-time che aveva l'operaia''. La ''Touch 'n Tuoch'' avrebbe interrotto il rapporto di  lavoro perche' la dipendente cinese aveva confidato di aver comprato il biglietto aereo per tornare in Cina.