Prato, 2 settembre 2011 -Lucciole cinesi con prontuario bilingue da usare con i propri clienti italiani. E' stato anche questo unoo dei risultati della perquisizione in una casa d'appuntamenti mascherata da centro massaggi in via Erbosa, a pochi passi da via Pistoiese. La polizia pratese ha ritrovato un foglio con le istruzioni per attirare i clienti al telefono. Frasi che le ragazze cinesi non avrebbero saputo dire nella nostra lingua e che per questo erano bene in vista in modo da poter essere usate con gli interlocutori che chiamavano a telefono. E' evidente che Il numero doveva essere composto anche da cittadini italiani visto che il prontuario recava le frasi in doppia lingua: ''vieni a provare'', oppure ''si puo' fare sesso'', ciascuna frase con la sua brava traduzione 'a fronte'.
Le due donne cinesi trovate all'interno del locale, una trentaseienne e una quarantenne che vestivano abiti succinti, sono entrambe prive di documenti e clandestine. Per questo sono state portate in Questura e denunciate. Stessa sorte per altre due ''colleghe'' cinesi pizzicate nella stessa giornata in un altro centro massaggi abusivo nella vicina via Tofani. Nel corso dell'irruzione gli agenti hanno trovato un orientale, cliente del centro ancora in mutande: l'uomo ha confermato che per la seconda volta stava usufruendo dei servizi del centro per dieci euro a prestazione. Le due massaggiatrici anche in questo caso erano clandestine: una di 32 anni e l'altra di 38 anni, entrambe denunciate.
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