Prato, 10 dicembre 2011 - SONO usciti delusi e amareggiati dalla selezione al Teatro del Casinò di Sanremo che avrebbe offerto loro l’opportunità di salire sul palcoscenico dell’Ariston, e partecipare al Festival canoro più importante d’Italia. Leandro «Levy» Ghetti, 35 anni di Maliseti, alla prima esperienza a SanremoLab ed Erika Mineo, 27 anni di Galciana alla quarta vittoria nelle selezioni del laboratorio della musica per giovani talenti, non ci stanno. A vincere l’edizione 20110 di Area Sanremo sono stati i ‘Bidiel’ e gli ‘Io ho sempre voglia’, accedendo di diritto al Festival della canzone italiana nella sezione ‘giovani’. La proclamazione è avvenuta ieri alla presenza della Commissione Rai guidata da Gianni Morandi e dal direttore artistico Gianmarco Mazzi.

 

L’ESCLUSIONE che brucia di più è quella per Erika Mineo, veterana dell’Accademia (5 anni e 4 vittorie consecutive con accesso alle selezioni finali) che dovrebbe servire da trampolino di lancio per i giovani cantanti.
Parole dure e taglienti escono dalla bocca di Erika. «E’ la quarta volta che arrivo in finale e ancora una volta sono esclusa. Per quattro anni tutte le altre giurie sono state incapaci forse? Mi sono sentita dire che non sono pronta. Io non sono pronta? Ho 27 anni, è una vita che faccio questo mestiere, ho un mio progetto e un disco già pronto da far uscire — esplode in un fiume di parole — Ritengo che non si intenda fare emergere gli artisti giovani che possono dare fastidio ai major. Non riesco a darmi una spiegazione. Forse danno credito alle major e ci sono patti che noi non conosciamo... Ho pensato che fosse tutto pulito. Devo forse pensare che c’è altro sotto?». Non ha avuto peli sulla lingua la pratese Erika Mineo che alla fine della selezione ha preso il microfono in mano recriminando contro la decisione della giuria, rivolgendosi direttamente a Morandi e al direttore artistico, Gian Marco Mazzi.

 

Erika si domanda con «quale criterio vengono scelti gli artisti. Quelli che vengono da Area Sanremo sono tutti validi ma vengono puntualmente scartati. A parte l’anno di Arisa e Simona Molinari, non mi è sembrato che nella sezione giovani siano arrivati fenomeni particolari. Dopo 5 anni e dopo aver vinto l’accademia Area Sanremo, cosa c’è che non va in me? Forse le giurie devono fare certe scelte».
La Mineo rincara la dose. «E allora chi ci ha giudicato fino a questo punto, sono persone incompetenti? La commissione che è formata da venti persone valide danno delle valutazioni errate? L’unica spiegazione che si può dare è che non c’è alcun interesse a che l’area Sanremo possa esprimere giovani talenti capaci di portare novità e di livello. In genere a Sanremo giovani si vede che arrivano ragazzie e aragzze che poi spariscono. E questo vuol dire fare il loro male».

 

PIU’ PACATI, ma comunque tratteggiati da una profonda amarezza, i toni di Leandro «Levy» Ghetti.
«L’audizione è andata molto bene, ma il risultato non è stato quello che sperava — dice con la voce affranta Levy — Anzi una volta uscito dalla prova ero strasicuro di essere stato scelto, perchè Morandi me l’ha montata un po’. Mi sono stati fatti tanti complimenti Sono rimasto male quando ho visto che a passare sono state due band giovanissime senza particolare esperienza... Sono rimasto male». L’unico vantaggio per Levy è che il suo brano inedito è stato ascoltato da alcune case e per lui potrebbero aprirsi importanti spiragli. «Ho già un disco pronto e il mio progetto è piaciuto davvero. Sono stato contattato dalla Emi. Staremo a vedere cosa succederà».