Prato, 15 marzo 2012 - IL CODICE della strada è uguale per tutti, ma quando ad essere multati sono i politici, allora si scatena il putiferio. È proprio quello che è successo martedì sera al termine del consiglio della circoscrizione sud. A mezzanotte, all’uscita dalla seduta consiliare in via delle Badie, otto consiglieri hanno trovato in bella vista sul parabrezza dell’auto la multa per divieto di sosta. Qual è stata la reazione?
Arrabbiati, hanno immediatamente chiamato l’assessore alla polizia municipale Aldo Milone chiedendo che i verbali venissero annullati. E non contenti il giorno dopo hanno portato tutta la documentazione, corredata dalle multe, al comando di piazza Macelli. Una richiesta bipartisan visto che i più arrabbiati erano Riccardo Rindi del Pd e Salvatore Sorbera del Pdl (fra i multati anche Pamela Bicchi e Gabriele Alberti).
«E’ VERO — spiega Rindi — le auto erano in sosta con due ruote sul marciapiede, ma serviva maggior comprensione. Durante le sedute dei consigli circoscrizionali i vigili avevano sempre usato buon senso, chiamandoci per chiederci di spostare le auto. Martedì sera invece è stata un’incursione a sorpresa di cui non si capisce il motivo». Stupito sia per l’orario della chiamata che per la richiesta, l’assessore Milone non ha potuto fare altro che rimandare all’indomani, salvo poi chiarire: «Non ci sono i presupposti per annullare la multa la partecipazione a un consiglio di circoscrizione non è un motivo valido per parcheggiare in divieto di sosta».
I consiglieri della Sud non lasceranno cadere la questione e preannunciano che presenteranno un’interrogazione in consiglio circoscrizionale: «Serve un occhio di riguardo — conclude Rindi — perché parcheggiare in via delle Badie è impossibile. Già partecipiamo gratis ai consigli e mi sembra paradossale che poi dobbiamo anche rimetterci di tasca pagando le multe».
Stefano De Biase
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