Prato, 23 giugno 2013 - Ha portato in città un'esplosione di bandiere arancioni il 28esimo raduno dell'Associazione Nazionale Artiglieri d'Italia, tenutosi questa mattina nello stadio comunale. Circa 5mila i partecipanti, provenienti da tutta Italia, tutti componenti delle sezioni locali che hanno affollato Prato arrivando in autobus e in treno dalla Sicilia al Piemonte, dalla Sardegna al Veneto. L'evento torna in Toscana dopo 56 anni, e a Prato per la prima volta, scelta perché "centrale e facilmente raggiungibile, e il suo mondo degli artiglieri è in crescita: si è infatti insediata da pochissimo una nuova sezione a Montemurlo" Spiega il generale Rocco Viglietta, presidente dell'A.N.Art.I. Ha partecipato il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Claudio Graziano, che si é detto "felice di prendere parte a questo evento per diffondere un messaggio di coesione e ottimismo al paese, in una città che si è organizzata bene ed ha abbracciato in modo migliore gli artiglieri d'Italia. La gente è felice di entrare in contatto con il mondo militare e anche la nostra realtà è felice di diffondere i suoi valori di solidarietà e altruismo". Durante la mattinata, di fronte allo schieramento di una componente del corpo delle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana, una componente delle forze armate e del corpo armato dello stato e una brigata dei paracadutisti della folgore, sono state assegnate onorificenze e attestati di merito. Il Sindaco Roberto Cenni, presente insieme al Presidente della Provincia Lamberto Gestri, al Vescovo Franco Agostinelli, il Consigliere regionale Eugenio Giani, ai sindaci della Provincia e alle personalità delle forze armate, si é detto "Onorato come città di ospitare questa manifestazione". Al termine della cerimonia, le sezioni hanno sfilato tra fanfare e banda per le vie della città fino a Piazza San Francesco, dove si sono "smontate" le fila.
Martina Nesti
© Riproduzione riservata