Prato, 19 settembre 2013 - Ha accoltellato la sorella ferendola con dieci colpi alle braccia e al dorso: colpi inferti per uccidere, che per fortuna non hanno leso organi vitali (anche se li hanno raggiunti). E' stata arrestata per tentato omicidio la donna di 38 anni che mercoledì sera ha cercato di uccidere la sorella al culmine di una lite in una casa di via dell'Alberaccio. Una furia che si è scatenata all’improvviso, forse per gelosia o per chissà quale altro motivo, in una ragazza di 25 anni che pare fosse seguita dai servizi psichiatrici fino a non molto tempo fa.
A quanto hanno riferito i primi soccorritori, sembra che la sorella maggiore, di circa trent’anni, sia andata a trovare la venticinquenne nella sua casa, come aveva fatto altre volte. Era lei infatti che si occupava di verificare che la sorellina stesse bene, probabilmente proprio per i problemi di salute che l’affliggevano. Secondo una prima ricostruzione ancora da verificare sembra che la ragazza più giovane abbia chiuso fuori della porta il suo compagno, che in quel momento era con lei in casa, rimanendo sola con la sorella dentro la sua abitazione. A quel punto ha cominciato a colpirla con un coltello. Più volte, dieci secondo quanto è emerso successivamente dall’esame dei medici. La sorella aggredita si è subito protetta la faccia e il corpo girandosi di schiena e coprendosi il volto con le braccia. Prima l'aveva stordita con uno spray al peperoncino. Nel frattempo il compagno della ventenne ha dovuto sfondare la porta per riuscire ad entrare dentro e salvare la ragazza aggredita. Quando ce l’ha fatta la sorella minore aveva già sferrato una decina di colpi verso l’altra, ma non era ancora troppo tardi.
A quel punto è scattato l’allarme. Sul posto sono intervenuti i volontari della Misericordia e gli agenti delle volanti. La ragazza preda del raptus è stata bloccata dal personale sanitario e dalla polizia e poi è stata accompagnata in questura. In via dell’Alberaccio sono arrivati anche i genitori delle due ragazze.
La sorella ferita invece è stata portata al pronto soccorso, dove è arrivata in codice rosso. Per fortuna però non richia la vita, come hanno accertato anche gli esami a cui è stata sottoposta dei medici. Discorso dinverso per lo choc psilogico subito dalla giovane aggredita. Per quello non basteranno, forse, solo le cure dei medici. La sorella è in carcere a Sollicciano e il pm Eligio Paolini chiederà per lei una perizia psichiatrica.
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