Prato, 24 settembre 2013 - Buone notizie per i risparmiatori rimasti invischiati nel crac finanziario della Lehman Brothers, la banca d’affari americana fallita nel 2008 che ha messo in ginocchio decine di famiglie e imprese.
E’ stato il tribunale di Prato a pronunciarsi a favore di due risparmiatori che finalmente dopo anni di carte bollate e speranze, vedranno completamente rimborsati i propri risparmi.
A vincere la causa contro la Cariprato — oggi banca Popolare di Vicenza — che aveva venduto le obbligazioni della Lehman Brothers, è stato Romano Papi di Montemurlo assistito dall’avvocato Letizia Vescovini di Modena specializzata in diritto bancario e finanziario. La causa intentata circa un anno fa è stata vinta per un vizio di forma nella documentazione: la banca all’epoca dei fatti quando stipulò il contratto con Papi per la vendita dei titoli della banca americana, non sottoscrisse il contatto.
Quando si stipula un contratto — come nel caso della vendita di prodotti finanziari — serve la sottoscrizione di entrambi i contraenti perchè il documento sia valido. Un vizio di forma che anni dopo si è rivelato prezioso per l’investitore montemurlese che potrà riavere i suoi soldi. Si tratta di 22 mila euro che la banca Popolare di Vicenza dovrà rimborsare a Papi. In totale Papi aveva investito 25mila euro, ma dopo il crac finanziario del 2008, la Lehman Brothers aveva restituito alcune somme alle migliaia di riasparmiatori rimasti a bocca asciutta: a Papi erano andati 3mila euro versati dalla banca americana in diverse tranche. Insieme a Papi il tribunale di Prato ha dato ragione ad un altro risparmiatore pratese che ben presto riavrà i suoi 10mila euro.
«È una grande soddisfazione — commenta l’avvocato Letizia Vescovini — Questa prima sentenza emessa dal tribunale di Prato ci fa ben sperare anche per le altre posizioni. Si tratta di diverse persone che, in alcuni casi, avevano investito cifre anche molto consistenti». Sono oltre una quindicina le persone seguite da Vescovini e rimaste invischiate nella stessa vicenda.
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