Prato, 23 gennaio 2014 - Il Consiglio provinciale ha approvato a maggioranza nella seduta di ieri pomeriggio gli indirizzi per l'avvio del Parco scientifico e tecnologico di Prato. E sul via libera il presidente della Provincia Lamberto Gestri commenta che si tratta di “un'approvazione importante, perché è un progetto strategico per la trasformazione del distretto”.
Hanno votato a favore Pd e Idv, contrari Nuovo centro destra, Forza Italia, Fratelli d'Italia e il consigliere del gruppo misto Francesco Mugnaioni, astenuti Udc e il consigliere del Gruppo misto Mario Tognocchi. Le dichiarazioni di voto sono arrivate dai capigruppo Pd Emiliano Citarella, Idv Luca Mori, Forza Italia Sergio Toccafondi, Fratelli d'Italia Alessandro Bartolini, Udc Francesco Querci, da Giuseppe Conte per il Nuovo Centro Destra e dal consigliere Tognocchi.
Gestri, assieme al presidente del Polo di Navacchio Alessandro Giari, ha illustrato ai consiglieri i contenuti del progetto strategico per l'avvio del parco, che sono già stati presentati anche ad alcuni dei partner nel dicembre scorso, oltre al Polo di Navacchio, la Fondazione per la ricerca Polis, Otir Next Technology, PIN, Laboratorio Buzzi e le associazioni che rappresentano le imprese.
“L'obiettivo naturalmente è sbloccare nel più breve tempo possibile l'attivazione del polo, anche attraverso un amministratore unico che porti avanti velocemente le procedure di start up sottoscrivendo le intese con i vari interlocutori”, ha spiegato Gestri. Giari ha chiarito che la mission del polo sarà di centro di aggregazione tecnologica che lavori a stretto contatto con le imprese. “In un contesto come quello del distretto, fatto di piccole e piccolissime aziende, il sostegno per la ricerca di nuovi mercati e l'applicazione dell'innovazione sul prodotto attraverso un sistema di rete delle imprese sono fondamentali”, ha aggiunto. Il percorso per il polo scientifico tecnologico è ancora complesso “ma la nuova struttura dovrebbe consentire di offrire finalmente al progetto di finalizzare le tante risorse impiegate in uno spazio dedicato alle nuove tecnologie e ai nuovi linguaggi della programmazione”, ha concluso Gestri.
“Il territorio pratese ha bisogno di un luogo di integrazione e incubazione del tessuto economico – ha detto Citarella per il gruppo Pd – Si tratta di un progetto molto diverso da quello originale del Creaf, adeguato ai tempi attuali”. Simone Barni ha riconosciuto grande coraggio a Gestri e alla sua giunta nel portare a compimento un progetto che si è sempre più complicato, “adesso servono chiarezza politica e competenze tecniche”. Mentre Monia Faltoni ha sottolineato come i partner del progetto rappresentino la collaborazione del mondo economico e produttivo.
Per l'Idv Luca Mori si è augurato che il progetto attiri soprattutto imprese giovani “è importante investire in freschezza e innovazione, magari anche non di questo territorio”.
Per il Nuovo Centro Destra Cristina Attucci ha sottolineato che si aspettava un progetto più avanzato con un maggior coinvolgimento di privati. “Siamo ancora allo start up come un anno fa, invece è necessario sapere con esattezza chi sono i partner e su cosa investono”. E per Forza Italia anche Sergio Toccafondi ha battuto il tasto dei nuovi partner solo sulla carta, mentre Matteo Cocci ha commentato che “se nel 2005 poteva essere un'idea interessante, adesso la trasformazione da Creaf e Polo teccnologico è solo una capriola della quale i cittadini non sapranno a chi chiedere conto”.
Per l'Udc Francesco Querci, che ha anche chiesto una sospensione della votazione, ha dichiarato che rimangono forti dubbi sul progetto, “soprattutto se consideriamo che ci sono altre strutture similari all'interno dell'area metropolitana con rischi di sovrapposizioni”.
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