Prato, 24 febbraio 2017 - Un controllo costante sul territorio che ha portato alla contestazione di 149 reati, alla denuncia di 45 soggetti e a elevare 245 sanzioni amministrative in materia di ambiente, caccia, pesca, tutela degli animali, fuoristrada e codice della strada. Questi i dati principali emersi dalla relazione annuale sull’attività svolta nel corso del 2016 dal corpo di polizia provinciale, che consta attualmente di 10 militari. Scendendo nei dettagli, 58 reati riguardano i rifiuti, 20 la salvaguardia della fauna, 62 violazioni al codice penale, 5 gli avvelenamenti di animali, 2 la detenzione di armi e altrettanti la normativa edilizia. Buoni anche i risultati dalle iniziative antibracconaggio, che hanno portato al sequestro di mezzi di caccia vietati come lacci, trappole, tagliole e reti.
Sono stati inoltre sequestrati 78 capi di fauna, 30 munizioni, 35 mezzi vietati per la cattura di selvatici, 4 armi da sparo, 43 veicoli, 5 aree ed edifici e un impianto di gestione rifiuti. Gli agenti si sono poi occupati di 18 casi di presunto avvelenamento di animali domestici o selvatici, di cui 10 risultati positivi. Complessivamente quindi, il Corpo è stato impegnato in 212 interventi a seguito di richieste e segnalazioni dei cittadini (aumentate del 25% rispetto al 2015), rimuovendo 41 vetture abbandonati su area privata, conducendo al ripristino alla circolazione o alla rottamazione definitiva di 46 veicoli (ovvero 27 autovetture, 5 autocarri, 4 ciclomotori, 3 motoveicoli, 1 rimorchio e 1 macchina operatrice).
«La Provincia ha recentemente sottoscritto un accordo con Asm in modo da contrastare con maggior efficacia il traffico illegale e l’ abbandono di rifiuti – ha spiegato il sindaco Matteo Biffoni – Ciò permetterà di impiegare l’organico della provinciale soprattutto in occasione dei controlli alle aziende». Il comandante Michele Pellegrini si è infine espresso circa l’opzione di confluire nei ranghi della polizia municipale, un’ipotesi ventilata da tempo ma finora mai attuata: «Il rischio concreto sarebbe quello di perdere competenze e professionalità specifiche», ha detto.