REDAZIONE PRATO

Federginnastica: Chechi non ce la fa. Ciarlitto rieletta a furor di popolo

L’olimpionico: "Grazie comunque". La consigliera rieletta per un secondo mandato fa il pieno di voti

Jury Chechi stringe la mano al nuovo presidente della Federazione ginnastica Gherardo Tecchi al termine dell’assemblea federale

Prato, 18 dicembre 2016 - Jury Chechi non ce l’ha fatta. Non sarà lui il successore di Riccardo Agabio – altro pratese – alla presidenza della Federazione ginnastica d’Italia. Il ‘Signore degli anelli’ ha infatti perso di misura ieri, nell’assemblea federale elettiva che si è tenuta a Roma, il confronto con l’altro candidato, Gherardo Tecchi. Il 67enne di Fano ha ottenuto 2.417 voti su 4.626 equivalenti al 52,27% di preferenze contro i 2.205 voti (47,69%) del pratese, vincitore di un oro (Atlanta ’96) e di un bronzo olimpico (Atene 2004) e di cinque mondiali nella specialità degli anelli.

Un risultato amaro per Chechi, che ha sperato fino all’ultimo di ribaltare il pronostico della vigilia che dava per favorito, ma con un leggerissimo vantaggio, l’anziano dirigente marchigiano che alla fine si è imposto, in effetti, con uno scarto risicato di voti. Il campione pratese, che in passato aveva già ricoperto il ruolo di vice presidente della stessa federazione, aveva deciso di candidarsi alla presidenza della Fgi nell’estate scorsa, proponendosi come l’uomo del rinnovamento, presentando un programma che ambiva a cambiare il movimento ed a portare innovazione per rilanciare una disciplina che alle recenti Olimpiadi di Rio aveva raccolto risultati deludenti (nessuna medaglia e solo un paio di piazzamenti ai piedi del podio, fra cui il quarto posto siglato dalla squadra di ritmica capitanata dalla pratese Marta Pagnini). La sua linea però non è passata per un pugno di voti, 212 per la precisione, uno scarto minimo che prefigura una netta spaccatura all’interno della ginnastica italiana e testimonia quanto fossero legittime le sue aspettative. «Grazie comunque, è stata un’esperienza meravigliosa – ha commentato Chechi dopo l’esito della votazione – Voi siete la mia federazione e continuerò ad amarvi. In bocca al lupo a Tecchi, spero possa portare la federazione al livello che merita».

«Avevo di fronte un grande candidato, un campione del calibro di Jury Chechi, quindi questa vittoria per me vale doppio – sono state invece le prime dichiarazioni del vincitore – Adesso è importante lavorare tutti insieme per la ginnastica, rimboccandoci le maniche per i Giochi di Tokyo 2020». Il presidente uscente Riccardo Agabio, il pratese di adozione che ha retto per 16 anni la federazione, sempre ieri è stato nominato per acclamazione presidente onorario della Fgi.

Nel nuovo consiglio federale non ci sarà Chechi ma vi entrano invece altri due pratesi: Grazia Ciarlitto, madre di Marta Pagnini e presidente della gloriosa Sg Etruria, in rappresentanza delle società con ben 2.240 voti (terza degli eletti), e Matteo Massetani, esperto allenatore e giudice, che con 43 voti è stato scelto in rappresentanza dei tecnici. Congratulazioni ad entrambi.

“Quando mi sono candidata - spiega Grazia Ciarlitto - ho messo alla prova il lavoro svolto sulla ginnastica ritmica in questo quadriennio, anche se poi in consiglio mi sono occupata di tutto, quindi ho visto questa rielezione come un segno di consenso per il lavoro svolto. E' una bella cosa che mi dà motivazione per proseguire in questo incarico. E poi diciamo anche che la Toscana politicamente non ha molto peso in termini di voti, questo mi rende ancora di più soddisfatta”. Riguardo a Chechi: "Mi auguro che non metta da parte il suo desiderio di impegnarsi nella ginnastica, Jury è una risorsa per il movimento e la città, mi auguro di incontrarlo e confrontarmi con lui sui temi del nostro sport”.