
Carlo Maria Pampaloni
Prato, 8 luglio 2017 - Si aspetta il sopralluogo dei carabinieri all’interno dell’abitazione di Carlo Maria Pampaloni prima di formulare ipotesi precise. Ma proseguono spedite le indagini sulla morte misteriosa del tifoso della Fiorentina, trovato morto in casa a Montecuccoli, nel comune di Cantagallo, dal fratello Leonardo nel pomeriggio del 26 giugno. Le piste restano tutte aperte date le strane circostanze in cui è avvenuta la morte dell’uomo, 59 anni, rimasto vedovo da poco più di due mesi. La casa è stata sequestrata dal pm Laura Canovai che ha disposto altri accertamenti perché sono troppe le cose che non tornano. A instillare i dubbi su quella che era stata la prima ipotesi – ossia il suicidio – è stato il medico legale, Luciana Sonnellini, che ha ritenuto le ferite sul corpo di Pampaloni «incompatibili con atti autolesionistici».
Iin particolare, i polsi «scarnificati» con un trincettino che ha reciso i tendini di entrambi gli avambracci. Impossibile tagliarsi entrambi i tendini perché una volta reciso uno, nessuno potrebbe avere la forza di tagliarsi pure l’altro. Pampaloni era un uomo forte e muscoloso – era il ‘Pampa’, come lo chiamavano amici e conoscenti – ma è molto difficile che sia riuscito a fare tutto da solo. Possibile che fosse stato stordito? E’ un’ipotesi che sarà chiarita solo dai risultati degli esami tossicologici che arriveranno nelle prossime settimane.
I dubbi restano anche sui lividi che Pampaloni aveva sulla faccia. Come ha fatto a procurarseli? E poi la porta socchiusa e il cancello spalancato. Inoltre, Pampaloni ha un cane che si trovava nella proprietà quando l’uomo è morto. Una presenza che avrebbe allontanato uno sconosciuto. D’altronde anche se il cane avesse abbaiato nessuno avrebbe potuto sentire: la casa è immersa nel bosco a Montecuccoli, lontano da altre abitazioni.
Possibile che qualcuno sia entrato e abbia avuto una colluttazione con Pampaloni? Tutti tasselli che saranno rimessi al loro posto dalla procura quando arriveranno i risultato degli ultimi accertamenti. La famiglia di Pampaloni, il fratello Leonardo che abita a Prato e una sorella a Firenze, è distrutta dal dolore. Ancora, però, non è stata fissata la data del funerale nonostante il pm Canovai abbia liberato la salma da un paio di giorni vietando la cremazione nel caso in cui sia necessario disporre nuove indagini sul cadavere. I servizi funebri sono stati affidati alla Misericordia e la cerimonia dovrebbe tenersi a Vaiano dove si attende l’arrivo dei tanti amici della curva Fiesole. «Non voglio dire nulla su questa vicenda, siamo scossi, può capire», ha detto ieri il fratello Leonardo evidentemente affranto. E’ stato lui a scoprire il cadavere di Carlo quel maledetto pomeriggio.