Prato, 16 settembre 2015 - La Fratres inaugura due nuove Unità di raccolta fissa del sangue e si rende, in questo modo, più vicina ai donatori, con la speranza di incrementarne il numero. Le due unità, che si aggiungono al Centro trasfusionale attivo presso l'Ospedale Santo Stefano, apriranno all'interno delle due sezioni dell'associazione, in via Galcianese a Prato (inaugurazione domenica 20 settembre, ore 10.30, apertura la terza domenica di ogni mese) e in via Contardi a Montemurlo (inaugurazione sabato 26 settembre, apertura ogni ultimo sabato del mese), dove la Fratres opera presso le sedi della Misericordia. Questa nuova opportunità nasce dall’accreditamento rilasciato alla Fratres di Prato dalla Regione Toscana, che ha accordato il prelievo del sangue nelle strutture dell’associazione. Le unità di raccolta fissa saranno a disposizione di chiunque voglia donare il sangue, indipendentemente dall’associazione di appartenenza.
LA NUOVA DIRETTIVA EUROPEA SULLE DONAZIONI, E IL REGOLAMENTO REGIONALE - La decisione di aprire i due nuovi Centri nasce dopo la cessazione delle donazioni all'interno dell’autoemoteca, dichiarate fuorilegge da una direttiva europea recepita dallo Stato italiano, a partire dal 1 gennaio 2015. "Era un sistema collaudato, al quale si erano abituati i nostri donatori, – spiega il presidente della Fratres di Prato, Alessandro Gavagni – venuto meno questo, abbiamo deciso di andare incontro ai volontari con l’apertura di due Unità fisse dislocate in punti diversi sul territorio". Alla direttiva europea si è aggiunto, in Toscana, un regolamento regionale, che stabilisce che chiunque intenda diventare un donatore deve prima recarsi al Centro trasfusionale dell’ospedale e fare un check up consistente in: analisi del sangue, visita generica ed elettrocardiogramma. Solo dopo questi esami potrà effettuare la prima donazione. «Anche in questo caso la prescrizione avviene per tutelare chi dà il sangue e chi lo riceve – commenta ancora Gavagni – ma adesso per diventare donatori occorre essere ancora più motivati, perché la trafila da fare è diventata più lunga e complicata».
IL CALO DELLE DONAZIONI E L'EMERGENZA SANGUE - Levata l'autoemoteca e aggiunti diversi esami preventivi, il risultato è stato che la Fratres ha visto calare di oltre il 30% il numero di donazioni nel 2015. La volontà dell’associazione dunque è quella di «avvicinare» il lettino e l’ago al proprio socio e a tutti coloro che vogliono aiutare gli altri con questo gesto tanto semplice quanto importante. «C’è veramente molto bisogno di sangue, – dice il vice presidente Michele Boretti – questa estate nelle cardiochirurgie degli ospedali di Careggi a Firenze e di Cisanello a Pisa sono stati rinviati alcuni interventi proprio per mancanza di sangue». Da qui l'apertura delle due nuove unità di raccolta e i rinnovati appelli alla donazione, lanciati anche dall’assessore regionale alla sanità, Stefania Saccardi. «Crediamo che con le nostre Unità la situazione possa migliorare, – conclude Gavagni – ci piacerebbe intanto che ognuno dei nostri 2500 donatori pratesi portasse un amico, in questo modo potremmo raddoppiare in un colpo la nostra azione».