Prato, 13 giugno 2015 - Il tentativo di furto è finito in modo macabro. La cavalla Cirilla di Moscheta è morta con il collo spezzato perché forse ha cercato di resistere ai ladri, non ha riconosciuto come suoi proprietari gli uomini che volevano portarla via. Ha tentato di liberarsi, forse, e invece ha trovato la morte. Una morte atroce. Nella notte fra venerdì e sabato a Poggio a Caiano c’è stato il secondo tentativo di furto di un cavallo in un anno e mezzo. Davide Berghi, 22enne, giovane proprietario insieme alla famiglia del maneggio «I cavalieri dell’Ombrone» è disperato. Un tentativo di furto che questa volta ha avuto conseguenze tragiche, dolorose soprattutto per i titolari della struttura. «Non abbiamo mai dato noia a nessuno, tutta la famiglia lavora nel settore da diversi anni e non si capisce questo accanimento». Gli animali ospitati nel maneggio sono 6 e Cirilla, cavalla di 16 anni, l’altra notte era fuori insieme ad altri mentre tre esemplari erano nella stalla insieme ai cani.
I ladri hanno puntato direttamente alla femmina: probabilmente volevano rubarla per la riproduzione in quanto Cirilla era ancora una fattrice e una razza «bionda» Haflinger in via di estinzione. Cirilla era anche una cavalla da passeggio, al quale tutta la famiglia Berghi era legatissima. L’animale ha opposto resistenza al trascinamento ed è caduto rompendosi il collo. A quel punto i ladri hanno capito che il «bottino» era perduto e sono fuggiti. Ladri crudeli e molto maldestri come del resto dimostrò anche l’episodio del 20 gennaio 2014. «La mattina all’alba – ricorda Davide – i ladri presero un cavallo, la situazione sfuggì loro di mano e il cavallo si precipitò lungo la via Statale e si schiantò contro un’automobile. Fu rimesso in piedi e sembrava stesse bene ma nel pomeriggio venne abbattuto». Purtroppo quell’episodio, che inizialmente sembrava un incidente, non è rimasto isolato nel tempo: «Prima il tentato furto del cavallo – prosegue Davide – poi sono successe altre strane cose. Quali? Nel trattore ci hanno annacquato il gasolio, inoltre hanno tentato di rubare il tosaerba. Ora la morte di Cirilla che per noi è anche un grande dolore. Ma cosa vuole questa gente?».
Cirilla poteva avere un valore sul mercato di circa 10mila euro, un danno anche economico che si aggiunge dunque al dispiacere. I cavalli nella stalla, tra l’altro, avevano un valore più elevato, ma la stalla è protetta dall’antifurto e quindi i ladri hanno ripiegato sull’esterno prendendo di mira Cirilla. I rilievi sono stati fatti dai carabinieri. Il maneggio «I cavalieri dell’Ombrone» adesso potrebbe lasciare Poggio a Caiano: «Già sei mesi fa – conclude Davide – avevo parlato con il sindaco di Prato Matteo Biffoni chiedendogli se c’era la possibilità di prendere in affitto un terreno a Prato ma non ho avuto risposta. Ora, visto quel che è successo, gli rinnovo l’appello ad aiutarci a trovare un posto: qui non possiamo più stare».
M. Serena Quercioli