Sarzana (La Spezia), 23 luglio 2017 - Musica da camera e sdraio da mare, ricercatezza di stile e suoni da discoteca sparati a tutto decibel. Eccola la lunga notte che ha fatto felici migliaia e migliaia di visitatori, commercianti e amministrazione comunale e che per una sera ha messo tutti, o quasi, d’accordo. Pensare che non seguiranno critiche e polemiche è un’operazione di alto ottimismo, ma i numeri hanno dato ragione agli organizzatori e all’impegno di chi ci ha creduto. E così la città per una lunga notte ha davvero fatto festa. Ognuno ha avuto l’opportunità di scegliere la location giusta, il ritmo più indicato e il locale preferito dal tardo pomeriggio fino all’alba, trasformando il centro storico in un formicaio.
Una marea festante ha invaso le strade del cuore cittadino, acceso piazze, negozi e riempito ristoranti, pub e bar. Una bolgia comunque composta che ha pensato al divertimento, al passeggio e allo shopping con estrema compostezza. Un riscatto per i commercianti che troppo spesso sono costretti a fare i conti non soltanto con la crisi economica generale ma anche con il giudizio avverso nei confronti di una città che, seppur faticando e probabilmente con meno splendore rispetto al passato, deve in qualche modo proseguire la corsa. Una prova importante per tutti, dopo lunghi periodi di mal di pancia nei quali gli spifferi, i confronti con realtà limitrofe (la pur affascinante Pietrasanta indicata come punto di riferimento sembra ormai diventata Parigi ) hanno tenuto banco. Per una notte Sarzana si è vestita a festa e l’hanno ammirata in tantissimi, dimostrando che con un pizzico di volontà in piu’ e unione di intenti la bellezza della città non può essere cancellata.
Ma la notte bianca è una festa, come ne esistono migliaia: trasformarla in compleanno, mescolarla ai fatti storici probabilmente non è stata l’idea migliore ma è comunque un momento importante. La scelta di abbellire le piazze e non solo riempirle di musica e gente, lanciare un profumo nato dall’intuizione della maitre parfumeur Maria Candida Gentile oppure le birre dedicate a Sarzana sono state scelte che hanno l’obiettivo di lasciare il segno. E poi la ricercatezza della mostra curata da Elena Carozzi e Valentina Giovando allestita a palazzo Picedi che ha proprio nel nome, “Zura Zura’’ uno slogan tipico sarzanese. Tra bicchieri e focaccine, dj agli angoli e una foresta in via Mazzini la lunga notte ha coinvolto migliaia di visitatori aprendo di fatto il calendario di appuntamenti che prossimamente si chiameranno Soffitta sulla Strada, Festival della Mente oltre a diverse occasioni per vivere il centro. «UN successo da condividere con tutti – ha commentato il sindaco Alessio Cavarra – e la grande passione che ho visto è un segnale di volontà crescente di valorizzare Sarzana. I tanti commenti positivi che ho ascoltato, letto e soprattutto visto nella soddisfazione di chi ha girato in città sono la dimostrazione delle potenzialità che questa città sa esprimere e la risposta migliore e forte a chi, invece, con scarsi risultati, le vorrebbe reprimere».
Massimo Merluzzi