Luni (La Spezia), 10 agosto 2017 - Dodici ore di musica a tutto volume con la promessa di una notte di divertimento indimenticabile. Era tutto già pronto: appuntamento fissato al campo da calcio “Lino Parodi” di Luni per un rave party estivo di quelli a tutto decibel. Ma della festa a sorpresa gli unici a non essere stati avvisati (e invitati) sono proprio i gestori della struttura sportiva e l’amministrazione comunale. Il tam-tam sulla rete aveva già iniziato a diffondersi con la solita velocità e in poche ore si sono contate ben 850 adesioni. Ma una segnalazione arrivata alle forze dell’ordine ha fatto scattare i controlli e gli accertamenti del caso. Una festa del genere in un campo sportivo necessita infatti di permessi straordinari che nessuno ha effettivamente mai concesso e dei quali peraltro non è stato mai avanzata nessuna richiesta. La voce diramata grazie a internet si è trasformata in realtà e anche gli amministratori comunali hanno cercato di vederci chiaro per evitare sorprese. E così è stato scoperto sulla rete il classico invito tra addetti ai lavori e frequentatori delle feste “flash” messe in piedi senza troppe autorizzazioni che vengono allestite in luoghi spesso fuori mano. In questo caso però il “Lino Parodi” in zona Gaggio è tutt’altro che abbandonato e nascosto. E la conferma dell’arrivo in massa di un numero imprecisato di ospiti ha fatto alzare il muro del sindaco Alessandro Silvestri e delle forze dell’ordine. Il primo cittadino ha radunato immediatamente il comandante della polizia municipale Marco Monfroni e informato le altre forze di polizia negando la presenza di qualsiasi concessione e permessi.
«NON abbiamo mai concesso questo tipo di autorizzazione – conferma Silvestri – anche perchè la struttura non è assolutamente idonea a organizzare un appuntamento di così vaste proporzioni. Nessuno di noi ha mai fornito un parere favorevole all’iniziativa, ne siamo venuti a conoscenza attraverso canali che non sono assolutamente quelli istituzionali. Non ci sarà nessun rave party perchè non fa parte della nostra filosofia patrocinare questo tipo di iniziative. E anche nella malaugurata ipotesi, vista la dimensione dell’evento, avremmo se non altro impostato un servizio di controllo speciale avviando la richiesta di autorizzazioni». Invece nessuno sa nulla, ma la rete continua a lanciare gli inviti. Il numero delle adesioni, arrivato a 850, è destinato a crescere e proprio questo dettaglio preoccupa gli amministratori che per sabato sera dovranno comunque chiedere aiuto alle forze dell’ordine per scongiurare un arrivo in massa. «Stiamo cercando di contattare gli autori dell’invito – conclude Silvestri – per ribadire il divieto alla festa in modo da evidenziarlo e non creare false aspettative».
Massimo Merluzzi