Siena, 25 agosto 2010 - Dopo le prime mosse, è l’ora della riflessione. Per mettere a punto quelle successive. L’apparente calma che regna in procura in questi giorni non deve trarre in inganno. Perché il consulto-fiume che si è svolto ieri nell’ufficio del sostituto procuratore Mario Formisano sarà foriero di importanti novità. All’ultimo piano di palazzo di giustizia, infatti, intorno alle 11 si è presentato il comandante provinciale della Forestale Eduardo Spataro insieme ad una giovane donna.

 

Il pm ha smaltito la fila di avvocati e "clienti" che erano in attesa, facendo entrare poi il dirigente del Corpo con la dottoressa. Successivamente si sono uniti gli uomini che indagano sulle analisi relative agli otto cavalli dell’Assunta risultati "non negativi" a Pisa e poi negativi, dunque completamente puliti, all’UnireLab di Milano. Inutile cercare di driblare i cronisti. Perché il volto di quella donna non è sconosciuto a Siena in quanto qui deve essere stata almeno alcuni anni. Si tratterebbe infatti di un veterinario del Corpo Forestale. Fin qui la cronaca. Il resto bisogna andare per ipotesi. E quella più probabile è che sia stata chiamata — sono rimasti in ufficio fino alle 14 — per avere delucidazioni sul complesso argomento dei farmaci per i cavalli, delle "soglie", dei compiti dei vari enti, a partire dall’UnireLab. E altro ancora che non si può ad ora sapere. Non si tratta però del perito del pm, viene da pensare, perché servono tasselli importanti dell’inchiesta per poter formulare delle domande mirate da sottoporre ad un consulente tecnico. Finora sono state sentite diverse persone informate sui fatti, ovviamente il professor Giulio Soldani, la veterinaria dell’Asl Barbara Rosa che svolge i prelievi del sangue al Ceppo.

 

Domani tocca al direttore dell’Unirelab Paolo De Iuliis da cui la Forestale si attende notizie utili a ricomporre un quadro, complesso anche per i non addetti ai lavori. Si parlerà sicuramente dell’invio delle provette dal Comune ai laboratori di Settimo Milanese, sia a luglio che ad agosto. Alcune — adesso è certo — sono state sottoposte a sequestro anche in Lombardia ma lasciate sul posto, debitamente sigillate, in custodia giudiziale. Proprio com’era accaduto a Pisa nel caso dei contenitori relativi ai 54 cavalli della previsita di cui l’amministrazione aveva chiesto l’analisi relativa a 19 molecole con il sistema Elisa. Qui ne sono rimaste tre per ciascun soggetto, essendone stata usata soltanto una relativa alle analisi di prima istanza. Viene naturale pensare che potrebbero essere incrociate le provette di Milano con quelle di Pisa, magari direttamente dalla procura una volta deciso se svolgerà accertamenti autonomi e, nel caso, a chi li affiderà.

 

Con De Iuliis la Forestale vorrà ricostruire il percorso delle fialette: quando sono state inviate e "accettate" dal laboratorio, quante erano, il momento in cui è stato comunicato il responso nero su bianco al Comune. Probabilmente fu il 12 agosto. Lo stesso si dovrebbe fare con il Palio di luglio perché il pm ha scoperto (solo adesso) che anche per Provenzano 5 nomi erano risultati non negativi (lo svelò alle prove all’alba il sindaco nella consueta chiacchierata davanti all’ingresso del Comune). Mettere al loro posto le tessere della prima Carriera dell’anno non sarà una passeggiata ma c’è da scommettere che anche su tale versante la procura andrà avanti.