Siena, 26 ottobre 2012 - GRAN LAVORO per i carabinieri del Nas dopo il blocco a scopo cautelativo deciso l’altro ieri dal Ministero dei vaccini influenzali prodotti dalla Novartis. Ieri i militari hanno acquisito la documentazione per verificare il numero dei vaccini e verificare se una parte di questi fossero già stati immessi sul mercato. Ad onor del vero nell’immediatezza della notizia l’assessore regionale Marroni aveva tenuto a precisare che il vaccino Novartis non aveva ancora raggiunto il mercato.
Nel primo pomeriggio di ieri l’agenzia «Dire» batteva questa notizia: «Federfarma Servizi ha risposto prontamente al blocco cautelativo disposto dal ministro Balduzzi nei confronti dei quattro vaccini antinfluenzali della Novartis che presentano piccoli grumi dentro alcune fiale, ossia Agrippal, Fluad e Influpozzi sub unità e adiuvato». Infatti, come auspicato dal direttore dell’Aifa, l’agenzia del farmaco, il meccanismo della tracciabilità «ci ha consentito di bloccare in tempo reale i vaccini antinfluenzali presso i nostri depositi e presso le farmacie nostre socie/clienti. Abbiamo evitato la distribuzione alle farmacie, impedendo in tal modo che le confezioni potessero arrivare sui banchi. I dati raccolti nella giornata di ieri all’interno delle associate di Federfarma Servizi, presenti su tutto il territorio italiano, evidenziano che il blocco dei vaccini Novartis ha riguardato: 9.177 confezioni in Lombardia, 384 in Emilia Romagna, 97 in Toscana, 721 nel Lazio, 304 in Abruzzo, 566 in Puglia e 200 in Sicilia».
I CARABINIERI del Nas dopo la documentazione acquisita ieri all’interno della stessa Novartis dovranno fare dei controlli incrociati con farmacie e Asl (in totale su tutto il territorio sono 450) perché i «conti» di quanto prodotto e di quanto destinato al mercato devono tornare alla perfezione. Un lavoro che coinvolgerà tutti i reparti presenti nel nostro Paese, poi i dati raccolti verranno inoltrati al Nas di Firenze competente per territorio. E sarà proprio il nucleo del capoluogo toscano a fare il riepilogo. La Novartis fin da subito si era messa a disposizione del Ministero e dell’Aifa e aveva inoltrato un documento di valutazione a supporto dell’efficacia, della qualità e della sicurezza dei vaccini.
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