Siena, 30 ottobre 2013 - Il gip di Siena Ugo Bellini ha respinto la richiesta di sequestro preventivo per circa 180 milioni di euro inoltrata dai sostituti procuratori, titolari dell’inchiesta sulla passata gestione del Monte dei Paschi, nei confronti della banca d’affari americana Jp Morgan.

Un ‘no’ che rappresenta un brusco stop per la Procura, dopo quello già pronunciato nella primavera scorsa, quando gli stessi pm (Antonino Nastasi, Aldo Natalini e Giuseppe Grosso) chiesero il sequestro d’urgenza per 1,8 miliardi a carico della banca d’affari giapponese Nomura e per il quale i magistrati hanno presentato ricorso in Cassazione (trasmesso poche settimane fa, dopo essere rimasto bloccato negli uffici del Tribunale dalla fine di luglio).


Il sequestro chiesto nei confronti di Jp Morgan rientra nel filone principale dell’inchiesta, quello relativo all’acquisizione di Antonveneta. Filone in cui la stessa banca d’affari americana risulta indagata per responsabilità amministrativa e per la quale è stato chiesto il rinvio a giudizio (l’udienza preliminare è fissata per il prossimo 6 marzo), insieme ad altri sette indagati tra cui l’ex presidente di Rocca Salimbeni, Giuseppe Mussari, e l’ex direttore generale, Antonio Vigni.