di Paola Tomassoni
Siena, 26 aprile 2014 - Per fortuna -ironicamente parlando - alla fine la tariffa dell’acqua aumenta solo del 6,5%. Non è la scoperta dell’acqua calda ma la doccia fredda, attesa per subito dopo Pasqua e così arrivata. L’Autorità Idrica Toscana è riuscita, infatti, a definire ufficialmente le nuove predisposizioni tariffarie, per il biennio 2014-2015, che i gestori del servizio idrico locale, di ambito, dovranno ora adottare e applicare. E seppur con alcune differenze fra i Comuni, in base al gestore utilizzato, l’aumento medio sarà del 6,5%: in terra di Siena con la sola eccezione di alcuni comuni della Valdichiana che per quest’anno vedranno un incremento del 5,2%.


Si diceva la migliore delle soluzioni, inteso come l’aumento minimo: perché su indicazione dell’autorità nazionale i gestori locali erano invitati ad adeguare le tariffe e nel calcolo tariffario erano stati suddivisi in base agli investimenti fatti e da fare sul territorio. A conti fatti ci sarebbe stato anche qualche gestore (fra cui il senese Fiora) in dovere di innalzare la tariffa del 9%. Invece così non è stato e le ragioni dei tempi difficili di crisi hanno prevalso: se Ait non avesse deciso di comune accordo e non si fosse espresso - come del resto suggerito dalle conferenze dei sindaci - sarebbero stati i gestori a determinare le tariffe 2014-2015. Come avrebbe voluto l’autorità nazionale.
 

Ait ha così deliberato i prospetti di piano economico finanziario, predisposti in modo da garantire ‘il raggiungimento dell’equilibrio economico finanziario e, in ogni caso, il rispetto dei principi di efficacia, efficienza ed economicità della gestione, anche in relazione agli investimenti programmati’ che ciascun gestore dovrà applicare in ciascun ambito tariffario, rispettivamente per il 2014 e il 2015. In altre parole, che l’acqua aumenti pure di costo (il minimo previsto), ma che il sacrificio del cittadino sia accompagnato da investimenti sugli impianti e sulla distribuzione da parte del gestore: in modo da evitare l’inadeguata depurazione delle acque reflue urbane, completare gli interventi di emergenza idrica 2012 e gli interventi di depurazione degli agglomerati con meno di 2.000 abitanti.


Venendo poi al dettaglio degli aumenti tariffari indicati da Ait ecco che i 28 comuni di area senese gestiti dall’Acquedotto del Fiora (Asciano, Abbadia S.Salvatore, Buonconvento, Casole d’Elsa, Castelnuovo Berardenga, Castellina in Chianti, Castiglione d’Orcia, Chiusdino, Colle di Val d’Elsa, Gaiole in Chianti, Montieri, Monteroni d’Arbia, Montalcino, Monticiano, Monteriggioni, Murlo, Piancastagnaio, Pienza, Radicofani, Rapolano Terme, Radda in Chianti, Sarteano, San Casciano dei Bagni, San Giovanni d’Asso, San Quirico d’Orcia, Siena, Sovicille,Trequanda) vedranno le bollette salire del 6,5% sia nel 2014 che 2015. Negli altri 8 comuni, di ambito diverso, i gestori serventi sono Acque spa (in Valdelsa) e l’aretino Nuove Acque (in Valdichiana): ebbene al primo Ait ha indicato la stessa nuova tariffazione del Fiora, con aumento del 6,5%; a Nuove Acque, invece, un aumento del 5,2% (6,5 nel 2015).