REDAZIONE SIENA

Polizze false, maxitruffa: noto assicuratore nei guai

Ha sottratto più di 2,5 milioni di euro a 67 clienti. Ecco come funzionava il suo sistema, smascherato dalle Fiamme gialle

Militari della guardia di finanza (foto di repertorio)

Siena, 9 maggio 2017 - La Guardia di Finanza di Siena ha concluso le indagini su M.L., agente produttore di un noto gruppo assicurativo, autore di svariate decine di truffe a danno di propri clienti, denunciato alla Procura della Repubblica di Siena nell’autunno scorso.

Il procedimento, nato e sviluppato dopo una serie di denunce raccolte dai finanzieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura nel mese di giugno 2016, è stato fin da subito oggetto di approfondite indagini da parte del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Siena.

Grazie alle prove a carico dell’assicuratore raccolte dalle Fiamme Gialle senesi, a distanza di poche settimane dall’inizio delle indagini, il procuratore della Repubblica Salvatore Vitello aveva emesso, a settembre, un decreto di sequestro d’urgenza che aveva permesso di congelare tutti i beni nella disponibilità dell’assicuratore: autovetture, denaro, polizze, titoli e beni immobili.

Gli approfondimenti investigativi hanno riguardato principalmente il rintraccio dei flussi finanziari transitati sui conti correnti dell’indagato (oltre all’esecuzione di numerose perquisizioni e acquisizioni di documentazione) e hanno portato a sentire tutti gli altri ignari clienti gestiti dall’assicuratore senese che vantava un portafoglio di circa 500 assicurati.

Ben 50 polizze - talvolta con piu intestatari - sono risultate false con 67 vittime accertate. Operazioni definite dalla Finanza "truffaldine, variegate e fantasiose" quali ad esempio la stipula di polizze e contratti falsi (con intestazione e grafica dell’Agenzia di Assicurazioni ma non depositati), o la richiesta e riscossione di premi ulteriori (intascati e non riversati) rispetto ai canoni previsti per polizze reali.

Una delle tecniche utilizzate, in caso di risarcimento o di pagamento, consisteva nel liquidare il cliente utilizzando fondi sottratti ad altri clienti. Così il "giro" continuava a funzionare.

Per l'uomo è stato richiesto il rinvio a giudizio per truffa aggravata, autoriciclaggio e evasione fiscale; la Guardia di Finanza procederà a recuperare le imposte dovute sui 2,6 milioni di euro sottratti ai suoi clienti.