Siena, 12 febbraio 2018 - «NOTIZIE preoccupanti. La sanità non si fa senza personale. Invece di promettere cose che fanno ‘effetto’ si ragioni con proposte concrete. Inutile scoprire farmaci, terapie nuove, creare macchine... se poi non c’è chi assiste, ascolta, fa diagnosi con calma e attenzione». E’ lo sfogo dell’ex assessore alla sanità di Siena Anna Ferretti su Facebook dopo l’annuncio della scure in arrivo sul personale degli ospedali, anche in Toscana. «La spesa deve essere uguale a quella del 2004 ridotta dell’1,3%, le barricate fatte in Parlamento hanno prodotto una riduzione dello 0,1% di abbuono alle Regioni. Altrimenti scatta una decurtazione del fondo premio del ministero che si aggirerebbe per la Toscana intorno a 60 milioni», premette il direttore generale dell’Azienda ospedaliera-universitaria Valtere Giovannini. «Non si doveva arrivare a questo punto. E soprattutto non si può tagliare l’assistenza ai cittadini, ai pazienti. Ci metteremo di traverso», annuncia il sindaco Bruno Valentini.
Direttore Giovannini, è d’accordo con il primo cittadino?
«Rispetto a questa affermazione dico che mi metterò anche io di traverso assieme a lui in qualunque occasione si intenda tagliare l’assistenza. Dico anche che ci sono diversi piani di questa battaglia sulla spesa del personale che, per esempio, nelle Aziende universitarie incide quasi per il 60%, vedi appunto Siena».
Il taglio è imposto da una legge nazionale che va attuata. Non c’è via di uscita.
«Bisogna ottemperare. Per quanto riguarda la mia Azienda siamo in una situazione quasi in pareggio. Non ho difficoltà a garantire alla Regione il dato del 2004 meno l’1,3%. Il fatto è che il comportamento virtuoso delle Scotte non corrisponde ad un atteggiamento analogo delle altre Aziende ma, trattandosi di un sistema, non ci si può sottrarre alla solidarietà. Si paga, insomma, anche per chi non è in grado».
Veniamo ai dati: a quanto ammonta la forbiciata?
«Due milioni e 300mila euro in meno la spesa per il personale nel 2018 rispetto al 2017».
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