Siena, 4 luglio 2014 - Strano destino. Solo otto giorni fa i leoni biancoverdi guidati da coach Marco Crespi si sono battuti, sino all’ultimo secondo, per conquistare l’ottavo scudetto consecutivo. Il nono nella storia dellaMens Sana. Un’impresa cercata, rincorsa. Nonostante tutto. Nonostante un futuro fatto di nubi scure per le inchieste della magistratura (quella sulla frode fiscale e quella sulla bancarotta fraudolenta) e per l’istanza di fallimento presentata dalla Procura di Siena. E il cuore, i giocatori biancoverdi, ce l’hanno messo tutto, anche se poi l’impresa è sfuggita negli ultimi concitati minuti di una partita da leggenda al Forum di Milano. Una sfida epica che ha commosso l’Italia innamorata della palla a spicchi. Proprio per la determinazione e la passione con cui hanno giocato Ress e compagni.
Ma ora, a otto giorni da quella straordinaria pagina, se ne sta per aprire un’altra. Gelida come possono essere le pagine scritte in un Tribunale. Soprattutto se è quello della sezione fallimentare. Già, perché il collegio presieduto dalla dottoressa Mariangela Serrao si è riunito in camera di consiglio fino a tarda ora, per decidere in merito alle istanze di fallimento presentate dalla Procura e da un’agenzia di viaggi bolognese, che nel corso degli anni si è occupata di gestire le trasferte in Italia e all’estero della squadra biancoverde e che vanta un credito di 90mila euro nei confronti della società di viale Sclavo. Dal momento che, quando i giudici del collegio sono usciti dalla camera di consiglio, la cancelleria era già chiusa, occorrerà attendere l’inizio della prossima settimana per la ‘pubblicazione’ della decisione assunta. E solo dal momento della pubblicazione si potrà capire se ci sarà un futuro per il basket senese.
Per i tifosi, dunque, un nuovo week-end con il fiato sospeso. Anche se gli spiragli di luce sono assai ridotti. Secondo alcuni legali che seguono da vicino la vicenda, infatti, l’istanza avanzata dall’agenzia di viaggi potrebbe aver spento le ultime speranze di veder sopravvivere la società di viale Sclavo. Ma questo non significa necessariamente che il grande basket sparisca definitivamente da Siena. La dichiarazione di fallimento potrebbe aprire una nuova pagina tutta da scrivere.
Diverso, invece, sarebbe il destino di chi in questi anni ha gestito la Mens Sana Basket. A cominciare dal patronFerdinando Minucci e i suoi più stretti collaboratori. Su di loro, oltre alle accuse di frode fiscale già contestate e per le quali, lo scorso 8 maggio, in quattro sono finiti agli arresti domiciliari, pendono nuovi reati connessi alla normativa fallimentare, in particolare alla bancarotta fraudolenta, nonché false comunicazioni sociali inerenti i bilanci societari dal 2009 al 2013 e reati prettamente tributari ad essa collegati. Nuove pesanti accuse che potrebbero sfociare presto in una richiesta di rinvio a giudizio.