La storia di Menarini s’intrecciò a quella di Firenze 100 anni fa. Quando il gruppo si trasferì nel quartiere Campo di Marte, dove ancora oggi ha la sua casa madre, perché all’epoca tutti i farmaci erano contenuti in boccettine di vetro. E Firenze era un’autentica eccellenza nel settore.
Oggi questa straordinaria storia industriale è raccontata attraverso immagini storiche e video, che compongono la mostra itinerante «100 anni di Menarini a Firenze» – inaugurata ieri da Lucia Aleotti e Alberto Giovanni Aleotti, rispettivamente presidente e vicepresidente del gruppo farmaceutico - che fino al 15 giugno rimarrà nel cortile del Michelozzo, per poi muoversi in altri spazi cittadini tra cui Campo di Marte. Non solo: tutti i dettagli espositivi della mostra, che di fatto rappresenta uno spaccato culturale italiano negli anni del boom industriale, sono anche nella guida cartacea a disposizione dei visitatori, e reperibili tramite tablet e smartphone. «Inedite fotografie storiche, ricavate dagli archivi aziendali, svelano dettagli di urbanistica e architettura industriale di inizio ‘900 – spiegano Lucia e Alberto Giovanni Aleotti - creando parallelismi anche con quella che oggi è Menarini: un gruppo presente in oltre 100 paesi al mondo che conta oltre 16mila dipendenti, ma sempre con la testa e il cuore saldamente a Firenze da 100 anni». Ieri in Palazzo Vecchio si sono anche svolti i Menarini Awards, dedicati ai migliori informatori scientifici del gruppo che lavorano nel mondo. «Menarini è un’azienda non solo protagonista della scena economica ma anche della vita cittadina e della cura per la collettività - ha detto la vicesindaca Cristina Giachi-e questa mostra vuole essere un omaggio al grande contributo che il gruppo dà alla crescita civile con i progetti sociali, tra cui il contributo al Festival dei bambini. Si collega inoltre anche agli anni di Firenze Capitale, ricordandoci come Firenze possa essere capitale di molte eccellenze».