Livorno, 11 maggio 2012 - Paura a bordo della nave della Toremar “Marmorica”. Pochi minuti dopo aver lasciato il porto di Piombino si è verificata un’avaria e solo l’abilità del comandante ha scongiurato un forte impatto con la banchina. L’urto c’è stato ma non ha provocato danni strutturali allo scafo.
Fino al tardo pomeriggio la nave era ferma al molo Magona sud, dove era stata rimorchiata dopo l’incidente che è accaduto ieri mattina. La nave delle 6.40 era diretta a Portoferraio. Secondo quanto hanno raccontato alcuni passeggeri, dopo aver lasciato il porto le luci della nave hanno iniziato ad accendersi e spegnersi, ad intermittenza.
Il personale di bordo tempestivamente e dimostrando piena professionalità, ha invitato tutti a rimanere seduti, poi all’improvviso “abbiamo sentito un boato ed avvertito un forte contraccolpo”. Dai passeggeri non è stato compreso cosa stesse accadendo. In realtà c’è stata un’avaria, forse ad un invertitore, il comandante ha fatto calare subito le ancore, la Marmorica, ormai ingovernabile, si è così adagiata sulla banchina, senza urtarci rovinosamente.
La nave ha subito danni lievi allo specchio di poppa e alla cerniera della rampa. È subito intervenuta la Capitaneria di porto e il comandante Martino Rendina ha eseguito i necessari sopralluoghi insieme all’autorità preposta, il Rina.
In serata sono state effettuate anche le prove in mare, propedeutiche – se tutto sarà regolare – per riprendere il normale servizio. Ieri le corse della Marmorica sono saltate, non si sono però registrati grandi disagi. Intanto l’Udc ha presentato un’interrogazione al sindaco, per chiarire la vicenda “al più presto, anche a fronte delle novità che sono avvenute nell’ambito dei trasporti marittimi locali, e anche perché, tutta la flotta Toremar, che se pur oramai privatizzata, continua a ricevere una cospicua assistenza pubblica attraverso le erogazioni della Regione Toscana”.
Maila Papi
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