San Gimignano (Siena), 1 maggio 2012 - Da vent’anni esplora lo spazio e il tempo, manipolando il corpo umano come una sorta di unità di misura. Ma allo stesso tempo è l’ambiente con le sue architetture a misurarsi con l’uomo, in un intreccio di forme e di emozioni che mettono in risalto prima di tutto le discordanze, le incongruenze, le tensioni.
L’animale-uomo e il suo habitat sono ancora una volta al centro delle esplorazioni del londinese Antony Gormley, che da sabato 28 aprile espone alla «Galleria Continua» di San Gimignano dove presenta «Vessel», una grande mostra che comprende un’opera concepita appositamente per l’ex cinema-teatro di San Gimignano.
Nato a Londra 62 anni fa e considerato uno dei più grandi scultori contemporanei, Gormley porta in Italia una sequenza di dodici nuove sculture costituite da blocchi di ferro massiccio che mettono a frutto la purezza formale dell’astrattismo. Rendendo labile il confine tra contenuto e contesto, le dodici possenti fusioni in metallo trovano il loro contrappunto di una nuova «Breathing room». Situata nello spazio Torre della galleria, quest’opera, formata dall’intersezione di sette cornici spaziali luminose di eguale volume, incoraggia l’introspezione dello spettatore all’interno di una matrice luminosa.
Nella città delle torri viene presentata inoltre opere fondamentali come Base, formata da una solida lastra di cemento quadrata che racchiude l’impressione vuota di un corpo assente, identificabile grazie alle impronte lasciate dalle piante dei piedi, dai palmi delle mani e dalla testa e due versioni di Edge, installate perpendicolarmente al muro, per una tangibile destabilizzazione dell’architettura.
Il fulcro dell’esposizione è rappresentato da un’opera di vaste dimensioni intitolata come la mostra stessa, Vessel, che si pone anche come trait de liaison tra il progetto espositivo di San Gimignano e il progetto realizzato da Antony Gormley per la sede francese di Galleria Continua. A Le Moulin l’indagine sulle diverse variabili nel rapporto fra corpo umano e spazio abitativo si declina in Space station, una scultura di ventitré tonnellate, alla quale è possibile accedere tramite un piccolo passaggio posto a lato dell’opera. Vessel, composta da trentanove parallelepipedi di acciaio sovrapposti, sovverte l’idea rinascimentale della città a forma d’uomo: infatti rappresenta un uomo a forma di città, un vero e proprio antimonumento supino che non manca di suscitare grandi interrogativi sul ruolo sociale e ispiratore della scultura e sul suo potenziale.
La mostra si estende al di fuori della galleria, nelle strade e nelle piazze di San Gimignano, mediante l’esposizione di sei calchi identici del corpo dell’artista.
Fino al 20 agosto 2012, da martedì a sabato, 14.00-19.00.
GALLERIA CONTINUA Via del Castello 11, San Gimignano (SI), Italia
tel. +390577943134 fax +390577940484 [email protected] www.galleriacontinua.com
di Olga Mugnaini
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