Perugia, 3 settembre 2010 - Un sogno nel cassetto: rivedere i luoghi della sua infanzia. Un desiderio spezzato sulla strada. E’ partito in vacanza per Castiglione del Lago, ma ha perso la vita in un incidente stradale. La tragedia si è verificata ieri mattina sulla Nuova Pratese, al Calice: Giorgio Risini, 60 anni, operaio vivaista, originario del Trasimeno, con il suo scooter ha tamponato un camioncino che era incolonnato in direzione Prato. L’impatto è stato violentissimo e i traumi devastanti. L’uomo, residente con la famiglia a Bottegone, è morto sul colpo.
Sulla dinamica dell’incidente sono in corso accertamenti. Tuttavia — da una prima ricostruzione — sembra che vi siano pochi dubbi sul tamponamento, anche se, per il momento, non è facile capire come e perchè questo sia avvenuto, se per una distrazione del conducente della moto, che ha visto la fila solo all’ultimo secondo, oppure per una manovra errata, questo sarà appurato al termine dei rilievi.
Risini era a bordo della sua Yamaha 200 e indossava regolarmente il casco, non integrale. Erano le otto e stava andando in vacanza a Castiglione del Lago con la sua famiglia, che lo aveva preceduto di poco in auto. Percorreva la Pratese in direzione Prato quando, all’improvviso, si è trovato davanti un camioncino che trasportava catrame, fermo. Era la coda dell’incolonnamento fisiologico che ogni mattina si forma su quel tratto della provinciale per i veicoli che si immettono nella rotatoria di Prato, il cui confine è a cento metri dal luogo della tragedia, all’altezza dell’Unieuro, vicino al ponte del Calice.
L’impatto con quel furgone fermo davanti a lui ha sprigionato una decelerazione spaventosa, come se Giorghio Risini fosse finito contro un muro di cemento armato. Il trauma, soprattutto a livello facciale e cranico, non gli ha lasciato scampo. I soccorritori inviati dal 118, la squadra della Misericordia di Agliana e l’automedica, niente hanno potuto fare per lui. Il corpo dell’uomo è stato trasportato all’obitorio dell’ospedale del Ceppo, a disposizione della magistratura per l’eventuale autopsia.
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