Perugia, 19 novembre 2010 - Un nuovo interrogatorio ‘a breve’ di David Alpaca e una settimana che si preannuncia intensa sul fronte della segretissima attività investigativa che potrebbe portare a ulteriori sviluppi. Coperti da un riserbo fittissimo i carabinieri del reparto operativo — coordinati dal pubblico ministero Sergio Sottani — stanno compiendo gli ultimi riscontri anche sul fronte delle presunte assunzioni in cambio di un appoggio politico, in termini di voti, e finendo di verificare il ‘caso-Santoni’ (i cd sequestrati all’ex capo di gabinetto della ex presidente Maria Rita Lorenzetti) prima di passare alla fase 2 dell’inchiesta che sta facendo tremare il Partito democratico e i vertici di alcune istituzioni locali.

 

Accertamenti infatti sono stati svolti anche presso l’ufficio provinciale del lavoro per verificare se le assunzioni nelle società della galassia pubblica — oppure di aziende ‘amiche’ — siano avvenute subito dopo la partita elettorale. Accertamenti sono in corso sulla Vus, già presieduta dall’indagato Luca Barberini, sulla Webred e all’Asl 3 diretta a Gigliola Rosignoli, accusata di peculato, come pure — tra gli altri — il sindaco di Foligno, Nando Mismetti.

 

Nei giorni scorsi gli inquirenti potrebbero aver deciso di dare un’accellerata per ‘chiudere’ almeno un pezzo dell’inchiesta prima di Natale e forse separare il fascicolo in base a quanto emerso dopo le perquisizioni scattate a settembre.

 

In quest’ottica non si sa se l’interrogatorio di quattro ore di Alpaca — il 27 enne che minacciò i vertici del partito di rivelare presunte malefatte se non gli avessero trovato un lavoro per l’attività politica e i voti recuperati —, svolto nei giorni scorsi su richiesta dello stesso giovane folignate — assistito dall’avvocato Aurelio Pugliese —, sia servito solo per ‘difendersi’ dalle accuse di turbativa d’asta e tentata estorsione che gli imputa la procura o anche per tirare in ballo i personaggi politici ai quali più volte Alpaca fa riferimento nelle telefonate intercettate.

 

Al vaglio degli investigatori anche l’episodio segnalato dal ragazzo che sostiene di essere stato vittima di un’"intimidazione", probabilmente proprio legata al suo ruolo nell’indagine. Alpaca infatti ha informato i militari del Roni di aver trovato la testa mozzata di un cane nel giardino della sua abitazione a Foligno e che qualche giorno prima l’auto del padre, parcheggiata davanti casa, era stata volontariamente danneggiata.

 

"Presenteremo una denuncia formale", ha chiarito l’avvocato Pugliese secondo il quale subito dopo il ritrovamento non vennero allertate le forze dell’ordine perché Alpaca aveva pensato di non fare nulla, poi spaventato dall’episodio, ha deciso di ‘segnalare’ l’accaduto e renderlo pubblico. La testa del cane infatti sarebbe stata buttata nei cassonetti della spazzatura rendendo quantomeno dificoltosa qualsiasi operazione di indagine tecnica da parte dei carabinieri.

 

Nei prossimi giorni però, come promesso, Alpaca sarebbe intenzionato a tornare in procura per aggiungere cose e forse fare nomi che, in una prima fase, aveva scelto di evitare.