Castiglione del Lago, 23 marzo 2012 - C’E’ UN ULTIMO accertamento. Un giallo da sciogliere prima di archiviare il caso di Marco Massinelli, il carabiniere di 27 anni di Castiglione del Lago trovato morto a Firenzuola, sulla strada della Futa, venerdì scorso. Il militare, secondo l’autopsia e le indagini svolte dall’Arma, si sarebbe suicidato con la sua pistola d’ordinanza.
L’ACCERTAMENTO riguarda il computer del giovane militare trovato all’interno della sua autovettura. Ora è in mano ai carabinieri del Ris di Roma che stanno cercando di recuperare i dati mancanti. Quelli cancellati. Sembra infatti che la notte della sua scomparsa qualcuno — o più probabilmente lui stesso — abbia messo le mani sul personal computer portatile che Marco aveva con sé, bloccando il suo profilo su Facebook e cancellando ogni dato sensibile. Ma i dati estromessi potrebbero ora essere recuperati dai Ris che stanno lavorando al caso senza sosta per rispondere agli ultimi interrogativi sul caso. Forse proprio da quegli scritti la risposta che attende anche la famiglia del giovane: il perché di quell’improvviso e tragico gesto.
L’AUTOPSIA svolta sul corpo del giovane, in servizio nella caserma di Pegognaga era stata compiuta all’istituto di medicina legale di Careggi, a Firenze. Un atto dovuto, con la conferma di quelle che erano le indicazioni già fornite in precedenza dai carabinieri sulla causa di morte: il giovane maresciallo dei carabinieri si sarebbe sparato un colpo alla tempia e sul suo corpo non sono state rinvenute tracce di violenza subìta, facendo quindi escludere il coinvolgimento di terzi.
NEI GIORNI SCORSI Castiglione del Lago ha dato l’ultimo saluto al ragazzo, tra la commozione di un’intera comunità e lo strazio della famiglia per una perdita terribile e inaspettata.
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