Perugia, 20 dicembre 2012 - Sotto processo per atti osceni in luogo pubblico poiché secondo la procura "si masturbava" a due passi dal percorso verde di San Martino in Campo, è stato assolto dal giudice Anna Rita Cataldo.

"Stavo facendo pipì - aveva ripetuto ai carabinieri di Castel del Piano l’autotrasportatore umbertidese di 39 anni -. Avevo persino bagnato la ruota anteriore destra del mio camion...". L’episodio è avvenuto nel giugno 2008 ma ieri è stato emesso il verdetto di primo grado. Secondo il tribunale "il fatto non sussiste" (il pm aveva chiesto sei mesi).

Tutto è iniziato con la denuncia di una donna che mentre faceva jogging alle 10 del mattino aveva notato un furgone parcheggiato sul ciglio della strada. "In piedi, dietro lo sportello - è la denuncia - c’era un uomo di 50 anni, alto circa 1.70, stempiato con gli occhiali e coi pantaloni abbassati che mi guardava insistentemente e si masturbava con la mano".

La donna, "impaurita e sorpresa", stava parlando al cellulare con un’amica quando ha iniziato a inveire contro il camionista: "Maiale, hai proprio la faccia da maiale". "Fra le tante parolacce - ha spiegato l’imputato - lei diceva che mi avrebbe fatto diventare impotente e che mi avrebbe rovinato avendo un amico maresciallo. Così, preso dal panico per la situazione che si era creata, smettevo di fare pipì e mi ricomponevo". "A sua discolpa - è il racconto della donna - il camionista ripeteva che stava facendo solo i propri bisogni, prima che andasse via mi sono segnata il numero di targa del furgone Iveco".

Già in caserma l’imputato aveva gettato le basi della difesa sostenuta in giudizio dagli avvocati Gianni ed Eugenio Zaganelli: "Mentre stavo tornando a casa da Perugia ho sentito il bisogno urgente di urinare, per rientrare nella mia abitazione però avrei impiegato almeno 45 minuti e così ho deciso di fermarmi per espletare il bisogno fisiologico divenuto urgente. Sono sceso dal camion e ho girato intorno ad esso - è la ricostruzione - per sottrarmi alla vista della strada. Quindi ho aperto lo sportello per procurarmi un riparo dai passanti".

Il racconto alla moviola della pipì per strada si infarcisce di altri particolari: "Siccome ho subìto un intervento chirurgico all’uretere sono costretto a bere molta acqua e perciò faccio spesso pipì, situazione che mi ha provocato una minzione difficoltosa rispetto alla norma: praticamente il flusso non è continuo e sono costretto ad indugiare di più per completare il bisogno".

Durante quelle fasi, piuttosto sofferte secondo il racconto, ecco quindi la donna e le urla. "Non mi sono mai masturbato né ho assunto atteggiamenti contrari alla decenza, mi trovavo solo in uno stato di estrema necessità".

di Enzo Beretta