Perugia 6 febbraio 2013 - Sono stati trasferiti alla facoltà di Medicina veterinaria dell'università di Perugia alcuni degli equidi sequestrati, in seguito ad una serie di accertamenti, dai Carabinieri del Nas di Roma.
Più di 100 fra cavalli, muli e asini, che i Crabinieri hanno ritrovato in condizioni di maltrattamento e di abbandono, grazie ad un esposto trasmesso dall'associazione 'Italian horse protection' (l'associazione si occupa appunto di tutela e protezione di cavalli), nel territorio della provincia di Roma. Il proprietario è stato individuato e su di lui ora grava una denuncia, oltre che per maltrattamento e abbandono, anche per ricettazione.
Ricevuta la segnalazione i militari del Nas della capitale e il personale veterinario della task force per la tutela degli animali istituita presso il ministero della Slute, in collaborazione con i Carabinieri dell'Ama territoriale, hanno effetuato una serie di sopralluoghi sui terreni dove erano stati rinchiusi gli animali, attestandone effettivamente lo stato di incuria ed abbandono.
I capi erano sottoposti alle rigide temperature invernali e, con le zampe immerse nel fango, erano in evidente stato di sofferenza e deperimento. Vuoti i contenitori per l'abbeveraggio, nullo il fieno. Immagine terrificante è stata poi quella del ritrovamento di alcune carcasse di quidi che alle condizioni e ai maltrattamenti non sono sopravvissuti.
Gli animali erano sprovvisti di microchip identificativo e almeno due sono stati riconosciuti come propri della titolare di un'azienda agricola della provincia di Frosinone, che ne aveva denunciato la scomparsa.
L'indagine, tutt'ora in corso e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri, che ha disposto la perquisizione di tutti i terreni nella disponibilità del responsabile, al momento ha consentito di sottrarre gli equidi al maltrattamento: parte sono in cura a Perugia e parte sono stati affidati in custodia ad un'azienda agricola del frusinate che si occuperà della loro cura.
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