Città di Castello, 25 aprile 2014 - Era depressa anche per la mancanza di lavoro — secondo gli investigatori — , la ragazza di 25 anni che ieri si è tolta la vita a Uppiano, una piccola frazione a pochi chilometri da Città di Castello. La giovane, una rumena residente a Bastia Umbra, era in Altotevere da qualche giorno ospite di una zia probabilmente per passere i giorni di festa insieme. E potrebbe essere stata anche l’atmosfera del periodo a rendere ancora più pesante la situazione della straniera, da qualche tempo senza lavoro. Solo
che stavolta non ha retto. In passato chi le era vicino aveva fatto di tutto per venirgli incontro, per combattere assieme a lei il suo momento difficile, composto da pochi lavori saltuari. Una situazione precaria e complessa da cui era riuscita sempre a risollevarsi. Non ieri, quando ha deciso di farla finita, stringendo una corda attorno al collo. A ritrovare il corpo senza vita della giovane è stata ieri mattina la zia, che intorno alle 9,20 è entrata in camera della ragazza non vedendola scendere. Subito la donna, residente da tempo nel comune tifernate, ha chiamato gli agenti del commissariato.
I poliziotti della Volante sono arrivati subito nella frazione tifernate, insieme ai medici del 118 che hanno constatato che per la venticinquenne non c’era più niente da fare purtroppo. Vicino al corpo della ragazza c’era gli investigatori hanno trovato un biglietto, scritto in rumeno dove la ragazza spiegava i motivi del suo tragico gesto. Sulla villetta a pochi passi dalla strada che porta a Città di Castello, è arrivato anche il medico legale su indicazione del pubblico ministero di turno, Giuseppe Petrazzini, che ha confermato la modalità suicidiaria. Sconvolta la zia della giovane, ma anche tutta la comunità di rumeni umbra: la venticinquenne, infatti, era molto conosciuta sia in Altotevere, dove spesso era ospite della parente, sia a Bastia Umbra dove viveva. Il magistrato ha già dato il via libera per la riconsegna della salma ai familiari.
© Riproduzione riservata