Concorso per l’ordinario di gastroenterologia: non ci fu abuso d’ufficio Ma il gip ordina di indagare sulla ’campagna diffamatoria’ contro Bassotti

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Non ci fu abuso d’ufficio nella presunta profilatura del concorso per ordinario di gastroenterologia, bandito nel 2019 dal Dipartimento di scienze chirurgiche e biomediche, e poi revocato dal Rettore perché non si formò la commissione, come ipotizzato nella denuncia, quanto, piuttosto del “decreto rettorale” che contiene la procedura da seguire e i criteri. E’ quanto sostiene il gip Valerio D’Andria (foto) che ha rigettato l’opposizione del professor Gabrio Bassotti all’archiviazione dell’indagine contro ignoti: l’attuale primario ad interim del reparto del Santa Maria della Misericordia aveva infatti denunciato che i criteri per accedere al bando erano "irragionevolmente stringenti in particolare con riferimento al numero totale di citazioni e all’hi-index parametri tali da non consentire la partecipazione alla selezione del professor Bassotti e da assicurare - è scritto nel provvedimento - l’assegnazione al professor Fiorucci, unico professore interno che aveva i requisiti indicati". Lo stesso pm Giuseppe Petrazzini aveva chiesto l’archiviazione. Il giudice ha invece ritenuto di ordinare alla procura di Perugia l’iscrizione del reato di diffamazione ai danni del professor Bassotti per la ‘campagna diffamatoria posta in essere con diverse pubblicazioni da parte di giornalisti e altre persone allo stato ignote’ e di svolgere ulteriori indagini. L’accademico veniva accusato di condotte scorrette con riferimento alle modalità di acquisizione dei campioni analizzati nella sue pubblicazioni scientifiche. Venerdì nuovo round dal gip Angela Avila: il pm ha chiesto l’archiviazione anche per le denunce presentate da Fiorucci - difeso dall’avvocato Stefano Bagianti che si è opposto – sia per diffamazione per i presunti falsi nei lavori scientifici.

Eri.P.