REDAZIONE UMBRIA

Hotel Rigopiano, chi è Alessandro Riccetti, il ternano colpito dalla slavina

La tragedia dell'Abruzzo: ricerche senza sosta dei soccorritori. Ore d'ansia a Terni per il giovane, che lavora nella struttura alberghiera

Le ricerche sul luogo della slavina all'Hotel Rigopiano. Nel riquadro Riccetti

Terni, 21 gennaio 2017 - Terni è con il fiato sospeso per il suo cittadino ancora intrappolato sotto la coltre di neve, ghiaccio e cemento dell'Hotel Rigopiano. Dopo il salvataggio di diverse persone, tra cui bambini, trovati in buone condizioni, continua il lavoro del Soccorso alpino, dei vigili del fuoco e delle altre squadre di soccorritori per riuscire a tirare fuori nel più breve tempo possibile anche le altre persone che mancano all'appello.

Tra loro Alessandro Riccetti, 33 anni, dipendente dell'Hotel Rigopiano. Un ragazzo che aveva lavorato in diverse strutture turistiche e adesso era impiegato in questa parte così pittoresca e naturalisticamente da favola dell'Abruzzo, luogo adesso diventato di morte e tragedia. "Un ragazzo che ha saputo costruirsi un futuro": così descrive il giovane, originario del quartiere di Cardeto, il sindaco Leopoldo Di Girolamo. I parenti del giovane sono intanto partiti per l'Abruzzo, per essere il più vicino possibile ai luoghi in cui si scava. La madre Antonella è là, dove si cerca suo figlio. Con lei anche i fratelli di Alessandro.

"Lo chiamo Superman perché con quegli occhiali così grandi assomiglia a Clark Kent - dice di Alessandro una ex collega, Suela, dipendente di una struttura di Foligno dove il giovane aveva lavorato - Sono sconvolta, posso solo sperare che ci sia anche lui tra i superstiti". Alessandro lavora a Farindola, all'Hotel Rigopiano, dal dicembre 2015. Ma diverse erano state le esperienze all'estero, tra cui una a Parigi, dove era andato nel 2010/2011 per un Erasmus alla Sorbona. 

Dopo la laurea triennale in Mediazione linguistica applicata, Riccetti ha conseguito la specialistica in Lingue straniere per la comunicazione internazionale, sempre all'Università di Perugia. In campo lavorativo si è fatto apprezzare soprattutto per la sua conoscenza delle lingue, tre oltre all'italiano. Un ragazzo molto attaccato alla famiglia, cui tornava a far visita appena poteva. A Terni vivono appunto la madre Antonella e i fratelli, mentre il padre è morto qualche anno fa. 

Tra le persone che si cercano sotto l'hotel ci sono il proprietario Roberto Del Rosso e i suoi dipendenti Emanuele Bonifazi (31 anni), Ilaria Di Biase (22) e Domenico Di Michelangelo. Oltre appunto a Riccetti.