CLAUDIO LATTANZI
Cronaca

Terremoto, una famiglia sterminata: morti nonni e genitori. Salve le bimbe / FOTO e VIDEO

Erano originari di Todi

Nel riquadro Mauro Marincioni e la moglie Gabriella Sargeni

Nel riquadro Mauro Marincioni e la moglie Gabriella Sargeni

Perugia, 25 agosto 2016 - Todi e Orvieto unite anche nello strazio per l’ennesimo terremoto. Quattro persone morte nel sisma erano di Todi, una famiglia distrutta e due bambine di dodici e dieci anni che adesso sono rimaste da sole dopo essersi salvate per un vero miracolo. Erano originari di Todi, per la precisione della piccola frazione di Camerata di duecento abitanti, i Sargeni. Adriano Sargeni, ottantaquattro anni, aveva fatto per tutta la vita il poliziotto.

Stava dormendo nella sua casa di Amatrice insieme alla moglie Artemia, la figlia Gabriella, il genero Mauro Marincioni e le loro nipotine di dodici e dieci anni quando si è scatenato l’inferno. I quattro adulti non hanno avuto scampo nel crollo del tetto e dei muri portanti della casa. Le due sorelle sono state invece estratte vive dai soccorritori e ricoverate nell’ ospedale di Terni. Hanno riportato varie ferite, ma non sono in pericolo di vita. A salvare la vita alle piccole sarebbe stato il fatto di trovarsi in un’altra camera, parzialmente risparmiata dal crollo. I Sargeni si erano trasferiti nel paese in provincia di Rieti per motivi di lavoro, ma avevano mantenuto contatti frequenti con Camerata dove facevano spesso ritorno e dove vivono i loro parenti. Sono stati proprio loro a comunicare la terribile notizia sui social.

"Notizie drammatiche purtroppo, zio Adriano, zia Artemia la figlia Gabriella e suo marito Mauro sono deceduti a causa del sisma, erano in vacanza ad Amatrice. Le due bambine solo ora abbiamo saputo che sono ricoverate in ospedale ma non ne conosciamo le reali condizioni di salute. Siamo straziati dal dolore" hanno scritto. Mauro Marincioni era una finanziere in forza al comando provinciale di Rieti ed aveva lavorato nel passato anche a Terni. La conferma della tragedia è poi arrivata nel pomeriggio dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.

"Ci sono almeno 120 vite spezzate a causa del terremoto». E tra quelle vittime ci sono anche quattro componenti di un’intera famiglia umbra originaria di Camerata , piccolo paese di duecento anime tra le montagne di Todi e Avigliano Umbro" ha detto.