Perugia, 11 luglio 2015 - Dal Camerun a Perugia per costruire il suo futuro. È la storia di Nina Tcahmba Talla, da sei mesi ospite della «Casa San Vincenzo» della Caritas diocesana, che grazie alla solidarietà ricevuta nel «Cuore verde» è riuscita a riscattarsi umanamente e professionalmente. La giovane donna si è laureata a pieni voti in Relazioni internazionali e cooperazione allo sviluppo all’Università di Perugia, con una tesi specialistica scritta tra le mura della casa di accoglienza di via Armonica, gestita dalle suore della congregazione Figlie della Carità e rivolta a madri e donne sole in difficoltà. Le stesse sorelle che, il 24 dicembre scorso, alla vigilia di Natale, hanno aperto le porte a Nina e alla sua figlioletta Nathanaelle, nata appena due giorni prima.
La giovane camerunense, nel capoluogo umbro dal 2009 per frequentare il corso di laurea triennale in Comunicazione internazionale, parla cinque lingue e ha le idee molto chiare: «Voglio tornare nel mio Paese – spiega – per insegnare e contribuire al riscatto culturale delle donne». Nina, che sogna di ottenere un dottorato di ricerca all’ateneo cittadino, non ha perso tempo e da qualche settimana ha iniziato anche uno stage in un’azienda locale per specializzarsi nella promozione del marchio italiano all’estero. «Sono venuta in Italia – continua la ragazza, che a Perugia ha svolto anche l’attività di interprete – per formarmi e ho trovato ospitalità e aiuto, oltre all’opportunità di realizzare i miei obiettivi». Quella di Nina è una storia a lieto fine, resa possibile grazie al sostegno morale e materiale fornito dalle suore, che hanno permesso a lei di completare gli studi e alla bimba di crescere con tutte le cure possibili.
Chiara Santilli