Orvieto, 22 aprile 2016 - Ad Orvieto difficile anche fare assunzioni La soppressione della Provincia ha ridotto l’autonomia per il Centro dell’impiego e anche per gli avviamenti al lavoro ci sono ora ostacoli burocratici La soppressione delle Provincie si trasforma in una penalizzazione del servizio pubblico ad Orvieto, città che sta vivendo da anni sulla propria pelle le conseguenze negative del depotenziamento di uffici e attività.
Dopo la batosta che appare irrimediabile del tribunale, chiuso ed accorpato con quello di Terni, adesso ci si mette anche il Centro per l'impiego a perdere i colpi a causa della contestatissima riforma che ha eliminato l'ente provinciale, lasciando tuttavia insolute molte questioni relative alla ricollocazione del personale e alla ridistribuzioni delle funzioni finora svolte dalla Provincia tra Regioni e Comuni. Una delle questioni che riguarda Orvieto è quella delle pratiche per l'avvio al lavoro delle persone iscritte nei registri del Centro per l'impiego.
La soppressione ufficiale della Provincia comporta infatti una riduzione dell'autonomia dei Centri per l'impiego che erano nati proprio in seno alle Provincie. Questo depotenziamento si è tradotto in una serie di lungaggini burocratiche nelle procedure che riguardano l'avvio al lavoro. Nelle settimane scorse alcune imprese orvietane che avevano esigenza di contrattualizzare dei giovani in cerca di occupazione si sono visti ritardare le richieste a causa della riorganizzazione del Centro per l'impiego locale.
"Abbiamo fatto le richieste seguendo le procedure di sempre, ma ci è stato detto che ora non decidono più ad Orvieto - spiega un imprenditore della ristorazione che deve assumere del personale - tutto ciò ostacola la nostra attività. E' veramente strano dover trovare degli ostacoli anche per poter prendere delle persone a lavorare". La spiegazione viene fornita dagli addetti allo sportello, secondo cui «Con la soppressione delle Provincie, sono cambiate le regole con le quali viene gestito il protocollo del Centro per l'impiego«. Detto in altri termini, un decreto legislativo del settembre 2015 assegna alle Regioni il compito di organizzare il funzionamento dei Centri per l'impiego.
Nel rapporto tra Terni ed Orvieto, questa norma è stata applicata demandando ad un rappresentante della Regione la gestione del protocollo dell'ufficio di Orvieto, ovvero il disbrigo delle pratiche avviate anche da chi vuole procedere con assunzioni. Il funzionario della Regione lavora nella sede di Terni non più di pochi giorni nell'arco del mese e, in quella occasione, prende visione e dà via libera anche alle pratiche fatte ad Orvieto. Risultato finale, l'ufficio di Orvieto è diventato una sorta di passacarte e i tempi si sono moltiplicati fino a raggiungere il paradossale risultato di rendere più lungo e complicato anche il percorso di chi vorrebbe assumere gente nella propria azienda.