REDAZIONE UMBRIA

Famiglia, Bassetti delegato di Papa Francesco

Il Pontefice avrebbe scelto il vescovo di Perugia per il Sinodo delle Chiese mondiali

Il carinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia

Il carinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia

PERUGIA, 15 agosto 2015 - UN NUOVO INCARICO di prestigio assoluto per il cardinale monsignor Gualtiero Bassetti, un altro colpo dirompente messo a segno da Papa Francesco nell’ottica di quel drastico cambiamento che sta portando avanti rispetto alle logiche e alle persone del precedente establishment in Vaticano. Manca ancora l’ufficialità, ma l’arcivescovo di Perugia - Città della Pieve dovrebbe essere uno dei 15 delegati scelti personalmente dal Pontefice per rappresentare le Chiese di tutto il mondo al Sinodo dei vescovi sulla famiglia. Un appuntamento che si terrà in Vaticano a ottobre, nel quale la Chiesa è chiamata a rispondere e ‘intercettare’ i cambiamenti che stanno interessando la famiglia nella società contemporanea.

BASSETTI sarà il delegato, probabilmente l’unico italiano, voluto direttamente dal Papa mentre la delegazione italiana eletta dalla Cei risulta composta dai cardinali Bagnasco e Scola e dai vescovi Brambilla e Solmi. Di certo, con la sua scelta, la linea Bergoglio segna un nuovo punto a suo favore: è un ‘outsider’ di assoluta fiducia, un segnale che le vecchie logiche sono destinate a scomparire, che il Papa è sempre più deciso a volere persone funzionali al ruolo e lontane dall’establishment che ha preceduto la sua salita al soglio pontificio. E monsignor Bassetti (nato in provincia di Firenze, a Popolano di Marradi nel 1942, arcivescovo di Perugia - Città della Pieve dal 2009) è sempre stato apprezzato anche per il suo stile semplice e diretto, per le sue aperture pastorali, tanto da essere nominato, a sorpresa, Cardinale un anno fa. Ieri era in Sicilia, stamani dovrebbe rientrare a Perugia per celebrare la messa dell’Assunta a Monteluce. «Aspettiamo che arrivi la notizia ufficiale» si limita a dire il suo segretario. Di certo l’incarico affidato dal Pontefice è prezioso e delicatissimo: nel Sinodo sulla famiglia la Chiesa dovrà affrontare temi di fortissima, lacerante attualità, l’accoglienza dei gay, la non esclusione dei divorziati risposati, i processi gratis per la nullità matrimoniali.

In un suo articolo pubblicato dall’«Osservatore Romano» a febbraio, il cardinale Bassetti proponeva una riflessione «davanti alla grande sfida» del Sinodo straordinario dei vescovi sulla Famiglia che si era tenuto in Vaticano nell’ottobre di un anno fa. E ricordava «il discorso del Pontefice, di grande insegnamento. E’ fondamentale prendere le distanze tanto dall’irrigidimento ostile quanto dal buonismo distruttivo, cioè dall’imporre fardelli insopportabili e dallo scendere dalla croce, per accontentare la gente. L’unica realtà che conta è rimanere nella verità prendendosi cura di chi sta nella sofferenza. Questa è la grande sfida del sinodo sulla famiglia. Una sfida che si caratterizza per coraggio e libertà, trasparenza e franchezza, come forse mai era accaduto. Sfida che non è certo un vezzo intellettuale, ma un atto d’amore di Papa Francesco - di colui che è supremo servitore della Chiesa - verso la famiglia».

Sofia Coletti