Perugia, 16 febbraio 2014 - L'accordo tra Giovani Turchi, amministratori, il sottosegretario Gianpiero Bocci e i renziani ha funzionato. Alle primarie per l'elezione del nuovo segretario del Pd ha vinto il giovane avvocato Giacomo Leonelli che si è imposto sia nei Circoli sia tra gli elettori delle primarie su tutto il territorio regionale, ottenendo il 67%. Fancelli si è fermato al 27,7%, mentre Cerasini al 7%.
Alle 20, orario di chiusura dei seggi, in Umbria avevano votato oltre 11mila cittadini, nulla in confronto agli oltre 70mila registrati alle primarie dello scorso 8 dicembre. Oltre al nuovo segretario sono stati scelti anche i 250 membri dell’assemblea regionale del partito.
Nei giorni scorsi si erano pronunciati i Circoli territoriali, premiando con il 64,8% Leonelli, che poteva contare sull’appoggio degli amministratori umbri (tra cui i ‘Giovani Turchi’ Catiuscia Marini e Wladimiro Boccali), del sottosegretario Gianpiero Bocci e dei renziani. Fancelli si era fermato al 26,5%, mentre l’assessore spoletino, Juri Cerasini, non era andato oltre l’8,7%. Ieri, in concomitanza con le primarie aperte, hanno votato anche i Circoli di Terni. E i pronostici sono stati rispettati. Leonelli si è imposto a nella città dell’Acciaio con il 69,6% contro il 25,3% di Fancelli e il 5,1% di Cerasini. Nel Ternano ha avuto l’84% e nell’Orvietano il 58,4%. Successo pure a Perugia dove il renziano si è imposto con 1.910 voti (61,4%), contro il 32,6% di Fancelli e il 5,96% di Cerasini. Vittoria anche a Corciano (229 preferenze) e nella zona del Trasimeno, a Gubbio (101 voti) e Foligno (631). Cerasini ha dettato legge nella città del Festival con il 49,9%, lasciando Leonelli al 43,6% e Fancelli al 6,5. A Orvieto città Fancelli ha ottenuto il 48,3% contro il 45,5 di Leonelli e il 6,2 di Cerasini. Vittoria del cuperliano anche a Castello (368 voti), San Giustino, Selci, Selci-Lama e Passignano, mentre a Umbertide è prevalso Leonelli con 481 preferenze.
Soddisfatto il neosegretario Leonelli: «Ho chiesto un consenso ampio per portare avanti il rinnovamento delle persone, dei contenuti e del modo di fare politica. Da qui parte il percorso per ridisegnare le priorità dell’Umbria».
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