Viareggio 8 dicembre 2015 - Piange il telefono nell’era della comunicazione dove, secondo quanto riportato dalle associazioni dei consumatori, pare che siano proprio i gestori della telefonia a dare in percentuale più problemi ai propri utenti. E’ uno dei risultati delle statistiche calcolate dallo staff del Centro servizi Dedalo, da cui è nata la struttura della Casa del Consumatore di Viareggio, sulla base delle richieste e dei casi di cittadini che si rivolgono alla loro onlus per uscire dalla giungla della burocrazia. Ma chi sono le persone che chiedono aiuto? «Sono soprattutto persone anziane – spiega Daniele Soddu (nella foto in alto) dal centro servizi – che spesso non riescono a comunicare con call center o che sono meno avvezzi al disbrigo di pratiche telematiche. I cittadini più anziani, così come i consumatori, sono dunque la fascia più debole nel labirinto delle pratiche burocratiche che servono a risolvere questioni spinose per riappropriarsi dei propri diritti». Secondo gli studi riportati dal centro «le compagnie telefoniche – come ci fanno sapere – sono al primo posto nella classifica della confusione burocratica per i consumatori con molteplici casi che si susseguono e che vanno dalle bollette telefoniche poco chiare, dove vengono addebitati servizi mai richiesti dall’utente a linee telefoniche con guasti che aspettano settimane prima di essere ripristinati. Basti pensare che nella media di sei mesi di attività i casi di telefonia trattati relativi all’anno ancora in corso sono stati circa 72 con ottimi risultati, anche perché l’associazione si avvale della conciliazione diretta con le grandi compagnie , sia telefoniche sia di fornitura di energia elettrica o istituti bancari ed altro». La conciliazione diretta infatti permetterebbe di andare trattare direttamente con l’ufficio legale delle grandi compagnie senza dover fare trafile burocratiche passando da call center o intermediari. Ma non solo il mondo della comunicazione è in difetto nei confronti dei consumatori. «I gestori di Energia elettrica – continuano dall’associazione – risultano fra i più gettonati, con contratti che sono sottoscritti dagli utenti in maniera non chiara e trasparente a volte con addetti che si presentano a domicilio e soprattutto con le persone anziane sono facilitati nel far sottoscrivere contratti di cui non si conosce bene il contenuto». Un poco piu’ ostiche sembrano essere le pratiche che riguardano le compagnie assicurative che «attraverso contratti molto corposi e cavillosi – raccontano gli esperti del centro – risultano non dar scampo in caso di controversie fra il cliente e la compagnia stessa. Emblematico è il caso di un assicurato che in seguito ad infortunio sul lavoro recandosi al pronto soccorso gli fu applicato un tutore alla mano. La compagnia assicurativa non ha voluto mai riconoscere allo stesso nessun indennizzo in quanto il tutore in questione non era fisso , ma rimovibile e nel contratto della polizza sottoscritta questo piccola differenza non ha portato a nessun riconoscimento per l’assicurato. Nel 2015 su circa 41 casi trattati il 30 % ha potuto godere della soluzione ottimale per l’assicurato grazie al nostro intervento».
CronacaBurocrazia infernale: tra diritti e doveri, gli anziani sono in difficoltà