Viareggio, 11 agosto 2015 - Di satira sullo slogan «Sicuri, si cambia», e poi non cambia, se ne sono sentite tante. Vediamo ora che qualcosa «ri-cambia»: la macrostruttura. Quella nuova sarà presto approvata dalla giunta, previa discussione con i sindacati. E non sarà che il primo mutamento di una lunga serie. "Adesso interveniamo con la razionalizzazione degli uffici comunali – spiega Del Ghingaro – Poi, dopo la revisione del bilancio strutturale, ci sarà il secondo step. Quindi, quando approveremo il bilancio definitivo, ci sarà il terzo step finale e definitivo".
Entro i limiti del dissesto, ma puntando a realizzare il programma elettorale del sindaco, la macrostruttura che sarà presentata ai sindacati dividerà la macchina comunale in quattro aree. E nasce un problema: 4 aree, due soli dirigenti senza possibilità di nuove assunzioni. Così un’area sarà affidata al segretario generale, che già dai tempi del commissario Romeo ha delle deleghe. Ma è anche possibile che Del Ghingaro voglia nominare un nuovo segretario al posto del dottor Luca Lazzarini. E invece sarà assunto un nuovo ragioniere capo, che manca e è indispensabile col dissesto: ma potrà essere preso solo per mobilità da una Provincia in fase di dismissione.
I dipendenti comunali sono destinati a rimanere gli attuali 460 della pianta organica ridimensionata. Col dissesto niente assunzioni, si fa con quel che c’è. Brutte notizie invece per la mobilità dalle partecipate in liquidazione o a rischio di fallimento. Al momento pare che solo 4 dipendenti della Patrimonio, a suo tempo comandati dal comune alla società, possano in base alle leggi rientrare eventualmente nella pianta organica del comune.
E vediamo le nuove macroaree. La prima sarà Affari istituzionali e politiche culturali, e dovrebbe essere affidata al segretario generale. La seconda sarà l’Area economica e governance delle partecipate, quella destinata a essere guidata dal ragioniere capo che sarà assunto per mobilità da una Provincia in dismissione. Poi c’è l’Area Welfare, sociale e sanità: con la situazione di Viareggio, una delle più complicate da mandare avanti. E infine la quarta area, Affari generali e servizi demografici, cioè le varie segreterie e organizzazione del personale e dell’anagrafe, stato civile e servizio elettorale.
A questa nuova macrosttuttura farà seguito un imponente mobilità interna del personale, a partire dal rafforzamento che sarà garantito alla ragioneria, impegnata nel risanamento del dissesto: vale la pena ricordare ai tempi dell’ultima giunta quanti puntavano i piedi per non andare alle dipendenze dell’ex ragioniere capo Salvatore Santoro. Analogo rafforzamento, con relativi trasferimenti, riguarderà l’area sociale, dove le continue emergenze umanitarie richiedono più addetti e altrettanta voglia di lavorare che alla ragioneria. Al contrario si profila scarsa, almeno al momento, la mobilità dalle partecipate all’amministrazione comunale. Come detto i comandati passibili di rientro sono solo 4 e, per gli altri, la giunta parla già dell’impossibilità di qualsiasi automatismo. Ci rimarrà male qualche protetto della politica che tanto aveva sgambettato per assicurarsi il posto nel Palazzo. Per giudicare queste scelte non resta che attendere: vedremo se Giorgio Del Ghingaro realizzerà quel comune efficiente, veloce, e con una struttura flessibile e adeguata alle esigenze dei cittadini. Oppure no.
Beppe Nelli