Viareggio, 26 febbraio 2013 - Tsunami elettorale sulla Versilia, e senza neanche che il Grillo tour sia passato da qua. Ieri anche sulla costa i partiti tradizionali hanno prezo una "ciabattata" storica dagli elettori, evidentemente stufi di politiche nazionali (ma anche locali) fatte solo di rapine nelle tasche di chi lavora, e servizi sempre più scarsi e scadenti. Il Movimento 5 Stelle è ora il primo partito in sei comuni su sette. Solo Forte dei Marmi, che già alle comunali aveva snobbato i grillini anti-balneari, è rimasta fedele alla leadership politica Pdl (che alle comunali litiga, si divide, e fa vincere il Pd). I numeri sono kolossal, con l’M5S che veleggia all’incirca tra il 23 e poco meno del 30% a seconda delle località.

Viareggio (dati della Camera, che comprende anche l’elettorato più giovane) 10.814 voti all’M5S contro i 10.086 del Pd e gli appena 8.716 del Pdl che, chiaramente, anche come differenziale versiliese, paga un forte pegno per la débacle della giunta Lunardini. A Camaiore, addirittura, il Pd che un anno fa aveva eletto a furor di popolo il sindaco renziano Alessandro Del Dotto scivola al terzo posto con 4.585 voti: avanti a lui i grillini con 5.665 voti, e il Pdl con 5.243. A Massarosa 4.515 voti per Grillo, 3.346 per il Pd e 3.191 al Pdl. A Pietrasanta M5S primo con 4.285 voti e dietro il Pd a 3.634 e Pdl a 3.469 (una perdita kolossal per Berlusconi, rispetto al 2008, anche considerando gli scossoni del caso Mallegni e il suo abbandono del partito azzurro). A Seravezza il Pd si piazza secondo con 1.973 voti dietro ai 2.400 dei grillini e 1.670 del Pdl. A Stazzema ennesimo scapaccione ai governanti: M5S 525 voti, Pd 480 e Pdl 318. Il Pdl si rifà a Forte dei Marmi con 1.673 voti, e il Pd che esprime il sindaco finisce terzo con 1.048, consegnando la piazza d’onore ai grillini che intascano 1.071 voti.

In Versilia veleggia attorno al 7% o anche meno la lista Monti, mentre vanno male le liste di sinistra, sia Ingroia che Vendola generalmente poco sopra il 3%. Scarse affermazioni anche delle liste satelliti di centrodestra: Fratelli d’Italia all’1,9%, Lega allo 0,7% come La Destra. Monti prende il 5,9%, tutti gli altri solo prefissi telefonici spesso del Nord Italia, col decimale da 1 a 4. Tra questi spicca la débacle dell’Udc (0,9%) e del Fli (0,4%), mentre Fare segue più meno l’ininfluente trend nazionale. Quello per Grillo sarà anche stato un voto di protesta, ma con questi numeri, evidentemente, anche i versiliesi avevano parecchi sassi nelle scarpe da tirare a Pd e Pdl, e ai loro alleati.
Il ceto politico versiliese ieri è quasi del tutto sparito: spariti i soliti comunicati stampa esultanti, molti cellulari spenti, stati confusionali da in poll e proiezioni da sballo. E ora l’ombra di Max Bertoni sembra allungarsi sul comune di Viareggio, ma il successo non sarà automatico.

di Beppe Nelli