Camaiore (Lucca), 21 ottobre 2017 - Ogni giorno che passa la Versilia racconta di storie pruriginose, di quelle che fanno parlare tutti. Prima il video casalingo finito nella chat sbagliata a Viareggio, ora gli allegri pomeriggi e serate a Camaiore di giovani (e meno giovani) donne camaioresi che si intrattenevano con i profughi africani di colore, accolti in una casa del paese in un programma di reinseremento.
Facile immagine come anche la seconda notizia pubblicata da La Nazione ieri abbia fatto parlare tutti: un «dibattito» serrato, sui social, ma anche per le strade, nei bar, nei locali pubblici. Ma il fenomeno, a quanto pare, non è limitato solo a Camaiore. Alla vista della notizia pubblicata dal nostro giornale si sono rinvigorite le voci che circolavano da tempo e che riguardavano questa volta la più lussuosa e chic Forte dei Marmi.
Anche qui il programma di accoglienza dei profughi viene portato avanti da associazioni di volontariato, in una zona periferica. E secondo i ‘si dice’ sempre più insistenti anche qui donne di tutte le età che arrivano dalla Versilia ma anche dalla vicina zona apuana abbordavano bei ragazzi africani che hanno molte ore libere durante la giornata e quindi tempo per divertirsi e far divertire.
Mentre per quanto riguarda Camaiore non ci sarebbe stata nessuna contropartita offerta dalle signore, in questo caso la richiesta dei ragazzi, accettata, per intrattenersi con le allegre signore e signorine sarebbe stata una consistente ricarica sul telefonino cellulare.
Per carità nessun tipo di reato sarebbe stato consumato, ma non ci sarebbe stato solo piacere. Intanto Camaiore si è ritrovato agli onori della cronaca come «paese a luci rosse». Grazie agli appostamenti fatti da forze dell’ordine e municipale, dopo segnalazioni che parlavano di connazionali straniere in casa con i ragazzi come è stato accertato. Ma poi si è scoperto di più e la fantasia e l’ironia di sono accesi. E ieri si è scatenata la «caccia» per capire chi fossero mariti o fidanzati delle donne che hanno scelto l’avventura con i giovani profughi.