Massarosa (Lucca), 6 giugno 2017 - LA RISONANZA magnetica? «Il primo appuntamento disponibile è per il 20 febbraio 2018». Così si è sentito rispondere un cittadino di Massarosa che doveva prenotare la visita per la moglie. «E’ rimasta vittima di un incidente domestico – ci ha raccontato ieri mattina M.M. in coda al Cup dell’ospedale Versilia – . Ha tre costole rotte e si teme che possa avere lesioni al polmone e alla milza. Al Pronto Soccorso mi hanno detto di fare la Risonanza magnetica ma il posto disponibile è il 20 febbraio: ovviamente non possiamo attendere tutto questo tempo e quindi faremo l’esame in regime di libera professione, sperando che almeno lì ci sia disponibilità».
Lo sfogo del cittadino è stato raccolto dalla delegazione della Lega Nord che ieri mattina ha effettuato un sopralluogo all’ospedale di Lido. La delegazione era composta dai consiglieri regionali Elisa Montemagni e Manuel Vescovi, dal consigliere comunale di Viareggio Maria Domenica Pacchini e da alcuni candidati del Carroccio alle elezioni comunali di Camaiore. L’obiettivo era quello di effettuare una verifica sui servizi e sulle efficienze della struttura, da riportare poi al consiglio regionale.
SUL CASO del cittadino di Massarosa e più in generale di un maggiore utilizzo delle strutture diagnostiche, «esiste una legge regionale della quale sono stato promotore – ha affermato Vescovi – che consente di poter effettuare esami anche nei fine settimana e nei giorni festivi per smaltire le liste di attesa: perché non viene pienamente applicata? L’impressione è che ci sia una volontà politica di spingere verso le strutture private, mentre per noi la logica deve essere diversa. Il cittadino deve essere messo in condizione di scegliere fra pubblico e privato in modo che, a parità di scelta, possa andare dove preferisce: i due sistemi devono essere messi in competizione, con il vantaggio per i cittadini che, sia pubblico che privato, sono spinti a offrire servizi migliori e a prezzi più vantaggiosi».
Non solo. «Ogni ospedale deve avere un’eccellenza – ha proseguito Vescovi – in modo da poter creare un sistema virtuoso. Sto facendo un tour fra gli ospedali toscani, e prima di Lido di Camaiore sono già stato a Volterra, Lucca e Pistoia. La situazione che ho trovato è sempre la stessa: lunghe code d’attesa. In Toscana manca un visione chiara del sistema sanitario. Lentamente si stanno facendo morire le strutture pubbliche togliendo risorse, col risultato di spingere la gente verso quelle a pagamento o addirittura a rinunciare a curarsi».
Gianfranco Poma