Analisi private: tallio in via Fonda

Sotto accusa i lavori alle condotte

VALDICASTELLO L’ultima assemblea della popolazione che ora vuole costituirsi in comitati e intraprendere azioni legali

VALDICASTELLO L’ultima assemblea della popolazione che ora vuole costituirsi in comitati e intraprendere azioni legali

Pietrasanta, 7 novembre 2014 - NUOVO incubo tallio a Pietrasanta. Dopo il contestato caso di Valdicastello, dove l'ordinanza di divieto è in vigore dal 3 ottobre, mercoledì è emerso un nuovo caso in via Fonda, a ridosso del centro storico. «Meno male che il tallio aveva inquinato solo l’acquedotto di Valdicastello», ha detto ieri qualcuno su Facebook, tracimando preoccupazione e anche un po’ di rabbia da tutti i pori. Come dargli torto: alcuni cittadini di via Fonda, intersezione di via Capezzano Monte poco sopra la Sarzanese, hanno fatto analizzare l’acqua da un laboratorio scoprendo che il limite massimo del tallio (pari a 2 microgrammi per litro) era stato ampiamente superato. A questi cittadini hanno tremato i polsi, fino alla decisione di pubblicare la notizia su Facebook con attacchi di ogni tipo a Comune, Asl e Gaia, accusati di aver «nascosto la realtà». La replica dell’amministrazione comunale non ha tardato ad arrivare, ramificandosi in due direzioni: l’esito delle analisi fatte da Gaia su quelle tubazioni arriverà non prima di stamani (alle 9) e quelle della Asl lunedì, mentre sull’episodio sembra che la «colpa» sia del cantiere in atto a Valdicastello, dove Gaia sta rifacendo ex novo l’acquedotto della frazione carducciana.

LA SPERANZA di una città intera, vista la vicinanza di via Fonda con il centro storico, a partire dalla zona del tiro a segno e del quartiere di Porta a Lucca, è che stamani arrivino buone notizie. Anche perché il rischio-psicosi è reale, basta dare un’occhiata ai commenti sulle pagine Facebook dei «Pietrasantini docche» e «Sei di Valdicastello se...»: c’è chi ha già smesso di bere acqua dal rubinetto, altri paventano un divieto come quello emesso a Valdicastello e altri ancora si rivolgono alle istituzioni in maniera piuttosto dura.

«ABBIAMO ricevuto una segnalazione telefonica da parte di una cittadina di via Capezzano Monte – precisa l’amministrazione comunale in una nota inviata nel tardo pomeriggio di ieri – la quale ci ha detto di aver effettuato analisi sull’acqua dell’acquedotto da cui è emersa una presenza di tallio in concentrazione superiore ai minimi raccomandati. A quel punto mercoledì abbiamo chiesto l’intervento di Asl e Gaia affinché facessero prelievi e analisi in diversi punti dell’acquedotto. I risultati delle analisi saranno noti presumibilmente nelle prossime 24 ore. Sulla base dei risultati ufficiali il sindaco sarà in grado di emettere l’eventuale ordinanza a tutela della salute pubblica. Ricordiamo che avevamo già chiesto analisi su tutte le sorgenti e i pozzi che riforniscono l’acquedotto di Pietrasanta e che i risultati comunicati da Gaia avevano escluso la presenza di tallio in valori superiori ai minimi raccomandati. I risultati delle analisi saranno immediatamente comunicati ai cittadini». Sul caso di via Fonda, l’assessore all’ambiente Italo Viti ipotizza inoltre che gli inconvenienti avvenuti al serbatoio di Monte Regoli possano dipendere dal cantiere in corso a Valdicastello: «Sicuramente è un dato anomalo – dice – e credo che questo dipenda da singole manovre compiute a Valdicastello, ad esempio durante il lavaggio delle vasche».

Daniele Masseglia