Firenze, 14 luglio 2016 - E’ PIUTTOSTO difficile cercare di riportare attimi di vita subiti dal povero sacerdote, perché i colloqui sono di una volgarità esagerata. Come dice la stessa giudice Limongi nel descrivere i comportamenti degli arrestati: «Così agendo in maniera crudele mortificavano fino ad annullarla, la dignità umana dell’anziano e invalido sacerdote, costantemente immerso in un clima insano di tensione e terrore, sin dal risveglio ordinariamente operato con violenza e scurrilità, vanificando le aspettative di serena vecchiaia del sacerdote asservito agli scopi di turpe e inumano ludibrio degli imputati».
Sono parole pesanti come macigni che ingombrano le coscienze.
Ecco un esempio per tutti tratto dalle intercettazioni e un po’ ‘ripulito’ da alcune nefandezze verbali.
Il 17 maggio dalle 18,59 alle 19,11 Catarzi e Conte tengono un gravissimo contegno, scrive il gip. Inizia Catarzi con percosse, minacce esplicite, degradanti allusioni alla possibile sodomizzazione del sacerdote nel mentre indossa un guanto di lattice e sbottona il davanti dei pantaloni, percosse con la cornetta del telefono usato per chiamare Conte in ausilio.
CATARZI infila i guanti di lattice: «Vieni ti metto un dito...».
SACERDOTE: «Icchè?».
CATARZI. «Sai che dolore...ora vedi...».
SACERDOTE: «Ma chi sei?».
Nasce una colluttazione tra i due e il sacerdote non vuole farsi toccare. Catarzi chiama Conte al telefono poi colpisce il sacerdote con la cornetta poi facendo il verso di aprirsi i pantaloni: «Ora ....girati!!!girati!!!».
SACERDOTE: «Stai fermo!!!»
CONTE: «Volevo vedere se è tutto a posto». Ridono entrambi gli operatori sanitari.
SACERDOTE: «Stai fermo...stai».
CATARZI: «Icchè tu mi guardi?».
CONTE: «Guarda quanto tu se’ bischero».
IL 12 maggio 2016, risveglio brutale del sacerdote al quale viene strappata la coperta mentre dorme.
CONTE:« ...questo da quando cià il coso novo». E Bajrami, altro operatore sanitario, tocca il volto del sacerdote.
BAJRAMI: «Il p... nuovo?»
SACERDOTE: «che bischeri vu siete...»
CONTE: «Ma levati ...».
Bajrami preme l’asciugamano sul volto del sacerdote rendendogli difficile la respirazione.
BAJRAMI: «Oh che m... tu sei».
CONTE percuote con la mano il petto del sacerdote: «Guardavo se era tutto a posto...hai visto il dottore quando visita... non è per farti arrabbiare!».
Malavolta e Floridia, operatore sanitari e infermiere, lo devono pulire.
FLORIDIA: «Più verso di me...1..2..3..(si sente un urlo e rumore di 2 schiaffi)...
MALAVOLTA: «E’ lui».
FLORIDIA: «E’ quella p..., guarda è lui, gli sputi nell’occhio».
MALAVOLTA: «...noi siamo amici...ti ricordi che ti ho prestato anche la moglie... te lo ricordi?».
am ag